l'incontro
Capitale della cultura 2025 protagonista al Salone, «faremo la storia»

I due sindaci ospiti al Salone di Torino, presentato il progetto internazionale sul confine.
Gorizia e Nova Gorica sono state ieri protagoniste del Salone del libro di Torino, presso lo stand della Regione Friuli Venezia Giulia. Quest'ultima è l'ente scelto come ospite ufficiale della celebre kermesse culturale, portando al Lingotto anche la presentazione della Capitale europea della cultura 2025. Un'occasione "che resterà nella storia", concetto espresso dal presidente Massimiliano Fedriga nel capoluogo piemontese. Sul palco erano presenti anche i sindaci Rodolfo Ziberna e Klemen Miklavič e il presidente del Gect Paolo Petiziol, ospiti del panel moderato da Omar Monestier, direttore di Piccolo e Messaggero Veneto.
In particolare la Regione ha posto in evidenza che, tenuto conto del periodo storico in cui viviamo, il lavoro portato avanti in collaborazione da due città che sono espressione di due Stati diversi per una iniziativa internazionale nel campo della cultura rappresenta di per se già un unicum, essendo un importante esempio che segnerà la storia dell'Europa. Per rendere ancora più significativo questo momento, la Regione sta investendo molte risorse in diversi comparti, tra cui quello infrastrutturale. Grazie ai fondi del Pnrr, a Gorizia sono stati destinati 20 milioni di euro per il recupero di Borgo castello, progetto che è stato presentato e approvato dal ministero della Cultura.
Investimento, questo, che può diventare una grande opportunità per l'intero Friuli Venezia Giulia. Il governatore ha infine ricordato che da qui al 2025 è previsto un crescendo di manifestazioni culturali che caratterizzeranno il nostro territorio e che prepareranno il terreno all'avvio dell'evento internazionale. Facendo poi riferimento allo stand della Regione presente all'interno del padiglione Oval al salone del libro, realizzato interamente in legno, il governatore ha evidenziato che la materia prima utilizzata deriva dagli schianti degli alberi falcidiati dalla tempesta Vaia, evento atmosferico che ha colpito anche il Friuli Venezia Giulia a fine 2018.
La scelta di recuperare e valorizzare uno dei simboli della regione qual è il legno - è stato ricordato - si lega perfettamente al claim per la promozione turistica "Io sono Friuli Venezia Giulia", che valorizza e mette in luce i punti di forza del territorio. Infine, Fedriga ha ricordato come la pandemia abbia rivoluzionato le scelte compiute dai visitatori, che molto spesso si indirizzano su territori meno antropizzati piuttosto che verso le mete di massa. Questo nuovo modo di individuare le mete turistiche diventa un elemento di vantaggio competitivo per l'estremo Nordest, poiché è capace di offrire un ventaglio di opportunità legate a piccoli luoghi di grande fascino.
L'evento ha offerto anche l'occasione di presentare l'annullo filatelico ideato da Poste per GO!2025. Ieri, inoltre, è seguito un breve ma significativo momento artistico con gli attori Walter Mramor (direttore artistico di ArtistiAssociati) e Marjuta Slamic (attrice del Teatro nazionale di Nova Gorica, originaria di Ajdovščina), accompagnati dal musicista goriziano Matteo Ruhr al flauto traverso. L’incontro poetico è stato dedicato agli autori locali, dai primi del Novecento e i giorni nostri: France Bevk, Alojz Gradnik, Fulvio Sambo, Ljubka Sorli, Jurij Paljk, Roberto Marino Masini, Tomislav Vrecar, Giovanni Fierro, Francesco Tomada.
Foto Massimiliano Fedriga/Facebook
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