la discussione in aula
Approvato lo stanziamento per i minori stranieri non accompagnati a Gorizia, lite nella maggioranza

Scontro all'interno della maggioranza su una variazione di bilancio da 900mila euro per coprire i costi delle strutture.
Sarebbe dovuta essere una votazione senza eccessive “sorprese”, visto che l’ordine del giorno era una “semplice” variazione di bilancio. Invece, quella di questa sera in consiglio comunale a Gorizia è diventata un vero e proprio caso politico all’interno della maggioranza. L’aula è stata chiamata a ratificare una delibera di giunta per lo stanziamento di 930mila euro a favore dell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati nell’ambito socio-assistenziale, fondi anticipati dalle casse comunali e che successivamente saranno rimborsati dallo Stato.
“Questo atto - ha spiegato l’assessore al bilancio, Dario Obizzi - servirà per pagare le realtà che si occupano di questo tema, ma non è una nostra scelta bensì un obbligo di legge. L’ammontare dello stanziamento nasce dal calcolo matematico. Non c’è alcuna volontà di nascondere qualcosa ai consiglieri”. La questione, però, ha acceso gli animi di diversi esponenti del centrodestra. Dal canto suo, l’assessore al welfare, Silvana Romano, ha fatto presente che questa “non è una delibera che doveva essere criticata politicamente”, bensì una mera presa d’atto.
“In questi ultimi mesi - ha sottolineato l’esponente della giunta Ziberna -, l’arrivo da oltreconfine di questi ragazzi è stato in crescendo e, con l’emergenza sanitaria, è stato necessario collocare inizialmente i giovani in quarantena. Ho passato giornate intere a cercare strutture disponibili, poiché quelle convenzionate erano sature”. Attualmente, Gorizia fa riferimento a quattro strutture: il Civiform di Cividale, il convitto San Luigi di via Don Bosco (nella foto), la casa-famiglia Villa Russiz di Capriva e la comunità Timavo di Monfalcone. “A volte ci siamo rivolti anche fuori regione - ha proseguito Romano -. Al prossimo bando si potrà fare una commissione per decidere politicamente sul tema, ma questo è un atto dovuto”.
La variazione, dopo quasi quattro ore di discussione, è stata approvata con 27 voti favorevoli e sette contrari, oltre a cinque astenuti, ma proprio tra i contrari c’erano alcuni membri del centrodestra. “Voterò contro - ha spiegato il forzista Fabio Gentile - per dare un segnale forte, ma chiedo al gruppo di Forza Italia di esprimersi a favore”. Il desiderio di lanciare un messaggio a Regione e Governo è stato espresso anche da altri suoi colleghi, mentre in altri alla fine è prevalsa la volontà di mantenere unita il fronte: “Voto a favore perché si ratifica semplicemente una delibera di giunta - ha spiegato Luca Braulin (FdI) - ma condivido il messaggio politico di Gentile”.
Praticamente compatta l’opposizione, ad eccezione di alcune astensioni, dando parere positivo. “Abbiamo capito che la maggioranza non esiste più - è intervenuto Andrea Picco (Forum) -, i consiglieri non hanno più fiducia su cosa fa la giunta. Ironia della sorte, sarà il mio voto a salvare il sindaco ma le leggi vanno rispettate. Aiutare chi arriva è questione di civiltà. Non è così che si spendono male i soldi, bensì continuando con il progetto dell’ascensore del castello”. Ironia condivisa anche dal Partito democratico: “Chissà se dopo stasera - ha commentato il capogruppo Marco Rossi -, Fratelli d’Italia faccia ancora parte della maggioranza”.
I 5 Stelle, invece, pur condividendo il testo hanno preferito non esprimersi: “Non siamo qui per togliere le castagne dal fuoco al sindaco - ha commentato Giancarlo Maraz -, a questo punto la maggioranza inserisca anche un assessore di centrosinistra dato che va avanti con i nostri voti”. Dopo una lunga discussione, finalmente l’aula ha approvato il testo. La discussione, però, non cesserà qui: Alessio Zorzenon (FdI) ha già preannunciato la presentazione di una mozione a riguardo nel prossimo consiglio, per chiedere l’intervento della Regione nella gestione dei minori non accompagnati, anziché lasciare che le spese siano inizialmente a carico dei comuni. Posizione condivisa dallo stesso Ziberna.
Nella foto: il convitto San Luigi di via Don Bosco a Gorizia.

Occhiello
Notizia 1 sezione

Occhiello
Notizia 2 sezione
