il progetto
Campus dell'Università a Nova Gorica, fino a 200 posti per studenti in città

In città si concentreranno le principali attività formative, mentre i percorsi post-laurea verranno trasferiti ad Aidussina. I progetti sulla Transalpina.
Nova Gorica punta sull’istruzione post-diploma, e lo fa rafforzando la sede universitaria e progettando un campus accanto al rettorato. Ancora in via di valutazione è l’ubicazione delle sedi, aspetto che si sta approfondendo di concerto con l’amministrazione comunale. A ben comprendere le potenzialità della cittadella universitaria è il rettore Boštjan Golob, secondo cui Nova Gorica «è un centro culturale, educativo e regionale con forte carattere transfrontaliero». Qui si concentreranno le principali attività formative, mentre i percorsi post-laurea verranno trasferiti ad Aidussina, in collaborazione con i laboratori di ricerca.
Il corso di Enologia e viticoltura rimarrà invece dislocato nell’attuale sede di Vipava, per la vicinanza strategica ai siti di produzione del vino. Un progetto con una planimetria complessa, che prevede l’estensione dell’area universitaria su edifici diversi. Il primo a essere modificato per ospitare una sede universitaria è l’edificio centrale della stazione ferroviaria di Nova Gorica, con i vicini locali dell’Epic center. Parte dei binari della stazione ferroviaria verrà eliminata per offrire ulteriore spazio, seguendo il tema della sostenibilità nei processi di riuso e conservazione del patrimonio esistente.
Ad essere riadattato sarà poi l’edificio “Furs” e la sede universitaria di Rožna Dolina (nella foto). Un ambizioso progetto da mettere in atto nei prossimi anni, la cui realizzazione richiederà in primis la collaborazione attiva fra lo stato e le ferrovie slovene. «In questo sviluppo strategico vediamo nel Comune di Nova Gorica il luogo in cui concentrare tutte le nostre attività formative – prosegue Golob - Non saremo in grado di attuare questa strategia a breve, perché ci vorrà del tempo per individuare le soluzioni formali e legali».
Grande importanza rivestono le attività di formazione che saranno concentrate a Nova Gorica. Qui avrà sede la Facoltà di Scienze naturali e Ambientali, ma anche Economia e Tecnologia, l’Accademia di Belle arti e le Facoltà umanistiche. Si tratterà di un campus diffuso in diverse aree della città, con sedi relativamente vicine e ben collegate fra loro. Basti pensare che dalla preesistente sede universitaria di Rožna Dolina alla stazione di Nova Gorica intercorrono poco meno di un paio di chilometri. Sul piatto della bilancia si colloca la decisione di stipulare un contratto locatario a lungo termine, piuttosto che acquistare parte degli immobili.
«Alcune proprietà sono legate all’implementazione della Capitale europea della cultura 2025, altre saranno disponibili dopo il 2025. Rinnoveremo parte degli edifici, ma dobbiamo ancora pensare a costruirne di nuovi», conclude il rettore. Nella sede di Rožna Dolina è prevista la creazione di un’ottantina di posti letto, mentre nell’area dismessa dai binari ferroviari sarà realizzata una foresteria in grado di ospitare un centinaio di posti letto. Un potenziamento che potrebbe ospitare nel complesso fino a 150-200 studenti universitari, assicurando una migliore accoglienza a quanti vengono da fuori.
In via di valutazione è anche la possibilità di collegare mediante appositi mezzi la sede centrale con le succursali di Aidussina e Vipava. Grande rilevanza rivestirà infine lo sviluppo di un Polo per le tecnologie verdi (Center Zelenih Tehnologij/Green Technology Center) nel comune di Nova Gorica, che prevede la collaborazione dell’ateneo locale e del Comune stesso. Dal canto suo, il sindaco Samo Turel ha manifestato grande soddisfazione in merito alla collaborazione avviata con il rettore: «Quest’anno siamo molto lieti di aver condotto i dialoghi con l’Università di Nova Gorica, con l’intento e la volontà di riportare la sede universitaria nella nostra città, comprendendo il rettorato e gran parte delle facoltà».
«Siamo felici di constatare come l’Università, grazie al suo spirito transfrontaliero e internazionale, dimostri che questo è anche il carattere della città stessa. Già con la Capitale europea della Cultura, Nova Gorica persegue l’idea di città senza confini. Per dare nuovo vigore alla fascia verde di confine degradata e abbandonata a se stessa, quale miglior toccasana della vitalità studentesca, delle nuove idee e della gioventù? L’impegno è realizzare nei prossimi anni una comunità che punti al networking, alla socializzazione mediata dal sapere accademico, a tutto ciò che la vita studentesca possa portare in città. Intensificheremo i colloqui con lo stato e le ferrovie slovene, per raggiungere un risultato il prima possibile».
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