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Campo fotovoltaico nei campi a Chiopris, comitato in protesta

Comitato di cittadini contrario all'opera, in particolare nella parte all'ingresso del paese. Il parere del Comune: «Nessuna ricaduta per la comunità».
Il progetto dell'impianto fotovoltaico a Chiopris non piace a molti, provocando la reazione contrariata del del Comitato Chiopris Viscone. Si tratta di un’area proposta dalla Flynis Pv su terreni privati, in particolare tra il centro abitato e il cimitero e a ridosso della zona industriale, che potrà garantire una potenza di 9.99 MWp. Nelle scorse settimane, la Regione ha stabilito che non sarà necessaria la Valutazione d’impatto ambientale per la sua realizzazione, dopo aver ascoltato i diversi pareri.
A denunciare la cosa, attaccando sia i proponenti dell'opera che l'amministrazione locale, è il presidente del gruppo di cittadini, Graziano Bosello: "Abbiamo chiesto un incontro al sindaco Raffaella Perusin ma non ci ha mai risposto. Capiamo che le autorizzazioni non dipendono da lei, ma fa arrabbiare che il Comune sapesse di questa richiesta e non ha informato la cittadinanza. Avrebbe dovuto convocarla e informarla, perché è un'opera che impatta”. I pannelli che verranno collocati saranno alti fino a 2,7 metri.
Intervento, questo, che come riporta la posizione dello stesso Comune in conferenza dei servizi, “tende a far deprezzare le case stesse e le potenzialità di interventi di recupero dell'area. Inoltre la vista e il panorama sono un patrimonio di tutta la comunità, che non viene in alcun modo compensata; la comunità di Chiopris-Viscone non avrà nessuna ricaduta positiva dall'imponente intervento. Benefici e rendita solo esclusivi per il proprietario del fondo”. Da qui, il decreto servizio valutazioni ambientali stabilisce di trovare un accordo.
Intesa che dovrà essere raggiunta tra ente pubblico e azienda proponente, con delle compensazioni in fase di Autorizzazione unica tra l'amministrazione e il proponente. Dal canto suo, il Comune di San Giovanni al Natisone di "valutare, in accordo con E-Distribuzione, la possibilità di individuare un altro punto di connessione della rete elettrica che sia più vicino al sito oggetto della realizzazione dell'impianto fotovoltaico” oppure trovare misure compensative. Resta fermo invece il comitato: “Questa cosa è peggio dell'acciaieria in laguna” così Bosello, in particolare per la zona lungo via Sauro tra il cimitero e il paese (nella foto).
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