L'APPUNTAMENTO
Campanili Aperti ritorna sul Carso, domenica 1 giugno salita libera alla torre di Sgonico/Zgonik

Per il tredicesimo anno consecutivo l’Associazione Campanari del Goriziano ripropone la manifestazione.
Domenica primo giugno si rinnova la 13esima edizione di "Campanili aperti". Quest’anno la manifestazione ritorna sul Carso e aprirà ai visitatori il campanile di Sgonico/Zgonik, da cui si gode una vista mozzafiato sull’altipiano carsico fino al mare. Dalle ore 15.30 alle 19.30 sarà possibile visitare il campanile, conoscere la storia e l’architettura, salire e ammirare il paesaggio circostante oltre ad assistere a dimostrazioni di scampanio nella tradizione del Goriziano.
L’evento, realizzato in collaborazione con la parrocchia San Michele Arcangelo e con il patrocinio del comune, prosegue nella proposta di aprire per la prima volta i campanili del Carso: due anni fa erano state le località di San Pelagio ed Aurisina ad ospitare l’evento. Domenica primo giugno ci sarà, inoltre, una piacevole circostanza in quanto il paese di Sgonico ospiterà anche la 60esima Mostra dei vini con un ricco calendario di eventi.
Il toponimo Sgonico, attestato in questa forma dal 1309, deriva da Zvonìk e significa campanile. Situato sull'altopiano carsico alle spalle di Trieste e chiuso ad est da una fila di non elevati rilievi che segnano il confine con la Slovenia, Sgonico ospita la più grande cavità turistica al mondo: l'incredibile Grotta Gigante, con il suo anfiteatro di stalattiti e stalagmiti (la stalagmite più alta della grotta misura 12 m ed è denominata colonna Ruggero), luogo di interesse speleologico e paleontologico, scoperta nel 1840. La grotta ospita anche attrezzature scientifiche come una centrale sismografica.
Oltre al campanile e alla Festa del Vino il paese offre anche il Giardino botanico "Carsiana": un'area suddivisa in diversi habitat geoclimatici che esemplifica tutta la biodiversità della flora del Carso, nella quale sono coltivate circa 600 specie di piante. La località venne scelta per le caratteristiche naturali che ripropongono l'ambiente carsico, con un'ampia dolina e pozzi naturali. Da non dimenticare la Riserva naturale del Monte Lanaro e le suggestive osmize dove si vendono e si consumano vini e prodotti tipici (quali prosciutti, salami e formaggi) direttamente nei locali e nella cantine dei contadini che li producono.
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