l'appuntamento
Campanili Aperti nelle chiese di Cormons, torna l'arte degli Scampanotadôrs

L'evento è promosso dai Campanari del Goriziano, due momenti dedicati all'antica arte tra il Duomo di Sant'Adalberto e la chiesa di San Leopoldo.
L'atteso evento culturale Campanili Aperti, giunta alla sua dodicesima edizione, si appresta a fare il suo ritorno nella graziosa cittadina di Cormòns. In occasione della manifestazione culturale, fissata per domenica 5 maggio dalle 15 alle 19, i visitatori avranno l'incredibile opportunità di immergersi nell'atmosfera intrisa di storia e tradizione che permea le due imponenti torri cittadine.
Il fulcro dell'attenzione si posa innanzitutto sull'antico campanile del Duomo di Sant’Adalberto, un vero e proprio monumento alle radici della storia locale. Le sue pietre scolpite narrano storie millenarie, mentre la maestosa scala di pietra invita i visitatori a un viaggio senza tempo. Qui, tra le sacre mura della cella campanaria, cinque campane secolari, una delle quali risalente a quasi 500 anni fa, custodiscono un patrimonio campanologico di inestimabile valore. La sua silhouette caratteristica, con un tamburo allungato e una sommità che evoca un elmo, lo rende unico nel suo genere.
A pochi passi si erge la seconda torre destinata all'apertura al pubblico: il campanile della chiesa di San Leopoldo, conosciuta anche come chiesa dei Frati. Costruita nel Settecento per accogliere gli ordini domenicani, questa struttura ha assistito al fluire dei secoli mantenendo intatta la sua aura di sacralità. Nonostante la sua altezza inferiore rispetto al campanile del Duomo, offre una vista panoramica che toglie il fiato sulla città di Cormòns e sul maestoso Monte Quarin.
L'evento, promosso dall'associazione Campanari del Goriziano/Pritrkovalci Goriške/Scampanotadôrs dal Gurizan con il patrocinio del Comune di Cormòns e il fondamentale sostegno della parrocchia arcipretale di Sant’Adalberto, si propone di svelare ai visitatori i segreti di luoghi solitamente riservati agli addetti ai lavori. I giovani scampanotadôrs, autentici guardiani della tradizione locale, accompagneranno i visitatori in un viaggio attraverso le torri, rendendo l'esperienza indimenticabile. Grazie al loro impegno, le torri sono state rese accessibili e confortevoli per tutti i partecipanti.
Nella cella campanaria, gli affascinati visitatori avranno l'opportunità non solo di ammirare il panorama mozzafiato, ma anche di approfondire la millenaria arte campanaria del Goriziano. Nel corso del pomeriggio, due sessioni culturali, una presso il campanile del Duomo alle 15 e l'altra presso la chiesa dei Frati alle 17, arricchiranno ulteriormente l'esperienza grazie alla partecipazione di Franco Femia.
In conclusione, il presidente dell’associazione organizzatrice dell’evento Andrea Nicolausig auspica che «quest’anno “Campanili aperti” possa rappresentare un’occasione propizia per far conoscere anche in questo modo la secolare tradizione del suono manuale delle campane che continua oggi come un tempo». Ad aggiungersi anche il parroco don Stefano Goina, che ha invitato il pubblico a partecipare all’evento, sia per scoprire le peculiarità storiche ed architettoniche dei campanili che per la possibilità di godere dall’alto degli scorci più suggestivi della cittadina del Collio e dintorni.
Foto Paolo Zuliani
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