l'avventura
In cammino fino a Firenze per aiutare le donne operate, l'impresa nata a Gorizia
Concluso il viaggio di cinque donne lungo la Via degli dei. L'impegno sociale nella lotta contro il tumore al seno.
Era nata come una sfida, una delle tante che ha intrapreso nella sua vita. Alla fine, quando anche l’ultimo passo è stato fatto, la soddisfazione di Nicole Primozic, 42enne di Savogna d’Isonzo, è stata immensa. Lei, insieme a quattro donne provenienti da Gorizia e dintorni, ha intrapreso un cammino di 130 chilometri da Bologna a Firenze sulla “via degli dei”. Sei giorni immersi nel verde degli Appennini, arrivando fino a piazza della Signoria nel capoluogo toscano, promuovendo l’importanza della prevenzione e lotta al tumori al seno.
Il tema è molto caro a Primozic, originaria di Haiti e arrivata a 9 anni in Italia. Dalla sua esperienza è nato un libro, “Vivi! Ogni istante” edito l’anno scorso da Phasar e che racconta il terribile incontro con la malattia. Era il 2017 quando fece quella scoperta e, da allora, il suo impegno non è mai venuto meno per aiutare tutti coloro che condividono con lei il destino. Per questo ha deciso di coinvolgere anche altre donne nella sua esperienza, anche semplici sostenitrici dell’iniziativa portata avanti con l’associazione Volendo continuare.
Dal 23 al 29 agosto, il gruppo ha percorso una media di 20 chilometri al giorno toccando sei tappe. “L’obiettivo - racconta l’ideatrice - era far capire che si possono fare le cose anche se si è ammalati oncologici. Magari non correndo, ma camminando sì”. Per lei, abituata a marciare per ore per passione, sarebbe stato impossibile fermarsi e proprio l’attività sportiva l’ha aiutata a ripartire. Per questo tende la mano a chi si trova nelle medesime condizioni: “Dopo essere stata operata, sono tornata a correre ma era troppo presto e ho pensato a come fare”.
L’intero viaggio è stato documentato con foto e racconti sui canali social del sodalizio, riportando di volta in volta le emozioni della comitiva. “Abbiamo incontrato molte persone - prosegue Primozic - con cui abbiamo fatto amicizia. Ci chiedevano da dove venissimo e quale fosse il nostro scopo, visto che viaggiavamo tutte con la stessa maglietta”. Grazie a qualche breve battuta, tanti hanno scoperto la loro realtà e il loro impegno, che non riguarda solo le donne ma anche gli uomini, tanto che in Italia si rilevano quasi 850 casi di tumori al seno maschili all’anno.
Il percorso medico dell’atleta è partito dall’ospedale di Gorizia, dov’è stata seguita nelle diverse fasi, come racconta anche nel volume. Ora la sua dedizione è incentrata sulla sensibilizzazione e promozione del tema, anche con altri eventi culturali. Tra questi, è in programma una mostra fotografica realizzata insieme all’associazione Mitteldream per il prossimo aprile, la cui ideazione è in corso. Nel frattempo, studia nuovi itinerari e sogna di poter replicare l’esperienza: “L’idea è nata tre mesi fa, poi sono iniziati gli allenamenti. Mi piacerebbe farne almeno due all’anno”.
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