La nomina
Cambio al vertice di Fidas Isontina: Tiziano Zollia eletto presidente

Dopo 14 anni Feliciano Medeot lascia il timone. «Donazioni aumentate negli ultimi due anni, proseguiamo così».
Cambio alla guida della Fidas Isontina: è Tiziano Zollia il nuovo presidente della Fidas Isontina, eletto a maggioranza dai 115 delegati riunitisi a Sagrado il 30 giugno. Succede a Feliciano Medeot, che ha lasciato il timone del sodalizio dopo 14 anni: Zollia, già presidente della sezione Gradisca-Sagrado, ha ottenuto 85 preferenze nella votazione che lo ha visto superare l’altro candidato, Renato Chittaro, fermatosi a quota 30.
Per il neoeletto presidente si tratta di «proseguire nel lavoro già tracciato. Tra i prossimi appuntamenti avremo quello di far lavorare la nuova autoemoteca in arrivo a ottobre con la donazione del Consiglio regionale quando il mezzo sarà portato a Trieste». Un lavoro, quello di prenotazione e gestione delle donazioni tra centri e autoemoteche che andrà avanti «nonostante le criticità del dipartimento trasfusionale di Udine che gestisce le autoemoteche in regione: vi sono difficoltà a causa della carenza del personale medico infermieristico».
Non solo appuntamenti ma anche un «impegno a migliorare e cercare di far fronte alle difficoltà che il Codice del terzo settore ci impone: tutto ciò mette a rischio l’organizzazione delle vaie marce che vengono realizzate sul territorio. Se ci pensiamo sono momenti nei quali non sono avvicinare nuovi donatori ma incontrare gli iscritti. La burocrazia non ci aiuta».
Se negli ultimi due anni il numero di donazioni è aumentato, «dobbiamo proseguire mantenendo il numero e facendolo salire ancora». Dopo l’elezione «l’emozione è forte perché da vicepresidente vicario divento il “faro” che dovrà accompagnare il direttivo provinciale e i dirigenti sezionali verso i nostri obiettivi comuni».
«Continuerò a stare vicino a Fidas Isontina ma non sarò né Santo Padre né Padre Santo», scherza l’uscente Medeot che non è parte del nuovo direttivo. 14 anni di presidenza non sono pochi ma secondo l’ex presidente «il bilancio è buono: sono riuscito a unire le due anime, quella di Gorizia e quella di Monfalcone, garantito la presenza ai due centri trasfusionali e una struttura interna che funziona. Non dimentichiamo nemmeno la nuova autoemoteca che è stata consegnata qualche settimana fa», prosegue Medeot. «Chiudo i miei mandati conscio che ho seguito la Fidas Isontina a 360°. Ho solo un rammarico – conclude – che è quello di non aver avuto qualcuno vicino con cui confrontarmi come Egidio Bragagnolo che era mio predecessore ed è scomparso troppo presto».
Foto di Emanuele Franco.
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