Cala il numero di donne che fanno impresa, meno aziende rosa a Gorizia

Cala il numero di donne che fanno impresa, meno aziende rosa a Gorizia

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Cala il numero di donne che fanno impresa, meno aziende rosa a Gorizia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 27 Feb 2023
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Cambia il mondo dell'imprenditorialità femminile in città, l'indagine di Isig. In Fvg occupazione rosa al 63%.

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L’imprenditorialità femminile cala in termini di numeri in provincia di Gorizia, ma tende sempre più a specializzarsi. È quanto emerge dalla ricerca condotta dall’Istituto di sociologia internazionale di Gorizia (Isig), promossa dall’amministrazione comunale e regionale, presentata questa mattina nella sala Grado di Palazzo de Bassa. Una situazione calata in un generale calo delle attività economiche, che vede comunque una proporzione di imprese insediate in città rispetto agli abitanti superiore al dato provinciale.

Mentre in riva all’Isonzo si parla di 66,4 realtà ogni mille abitanti, nel resto del territorio sono 61,8 mentre la media del Friuli Venezia Giulia è più alta e costante: 73,8 ogni mille abitanti. Nel presentare i risultati, l’assessore al Welfare goriziano Silvana Romano - insieme alla consigliere delegata alle Pari opportunità, Marilena Bernobich - ha evidenziato che “le donne sono maggiormente improntate all’imprenditorialità”, rimarcando quanto fatto anche a livello comunale in questo senso. Guardando al regionale, l’assessore alla Famiglia Alessia Rosolen ha ricordato il 63% di occupazione femminile.

Tasso tra i più alti in Italia, dietro a Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta ed Emilia-Romagna. L’esponente della giunta Fedriga ha comunque rilevato come “c’è un calo costante dell’imprenditorialità, in particolare quella femminile”. Nell’indagine è emerso come sono calati settori tipicamente “rosa”, come il commercio, mentre ci sono stati aumenti per quanto riguarda Ict, finanza e assicurazioni e immobiliare. In ogni caso, le imprese femminili rappresentano il 22,4% di quelle esistenti, dato superiore alla media nazionale.

Il direttore di Isig, Daniele Del Bianco, ha evidenziato che si contano 538 aziende rosa a Gorizia, 2.050 in provincia e 20.500 in Friuli Venezia Giulia. Solo in città, ci sono 1.538 posizioni femminili manageriali attive, di cui la maggior parte è rappresentata da socie di aziende. Coinvolgendo anche la sala, che ha visto la presenza di imprenditrici, esponenti delle istituzioni e associazioni di categoria, sono emersi anche diversi sentimenti sull’analisi. Come le opinioni sulla difficoltà del tessuto economico locale, le difficoltà post-caduta del confine e l'opportunità di GO! 2025.

I dati 2021, prodotti dalla Camera di commercio Venezia Giulia, segnalano che le aziende goriziane sono sottodimensionate rispetto alla regione, presentando una percentuale più alta di imprese con un solo addetto e con 2-5 addetti, e una percentuale più bassa nelle altre categorie (dai 6 addetti in su). Anche le imprese con zero personale sono in proporzione meno presenti che a livello regionale. La provincia presenta un dato significativamente più alto rispetto alla media regionale in tutte le categorie superiori ai due addetti.

Ciò, secondo gli analisti, dimostra un leggero sovradimensionamento rispetto al resto del territorio. In generale, poco più della metà delle imprese sono individuali. A Gorizia sono presenti, in proporzione, più società di capitale e altre forme d’impresa rispetto alla regione. Inoltre, le aziende goriziane appaiono come maggiormente capitalizzate rispetto alla media regionale, presentando una maggiore incidenza percentuale nelle classi 100mila-un milione di euro e oltre un milione di euro. In ogni caso, oltre il 50% non ha capitale.

La percentuale di imprese femminili sul totale è costantemente più bassa in città (22%) rispetto al livello provinciale (23%) e a quello regionale (23,8%). Dal punto di vista del trend temporale, invece, la curva decrescente goriziana è simile, per andamento, a quella della provincia. Il dato regionale è in calo più leggero. Guardando al singolo contesto, nell’abbigliamento il contributo femminile cala a Gorizia dal 2018 al 2021: 40% a fronte del 50% isontino e 58,7% regionale. Cresce invece la presenza nei trasporti ed elettronica, anche se con ridotti numeri assoluti.

In calo per Gorizia anche il settore della pubblica amministrazione, con appena il 20% nel 2021 a fronte del 33,3% nel 2018. In provincia è pari al 25,7%. Basso anche il peso sull’alimentare, con l’8% in città mentre sul resto del territorio è 22,7% in provincia e 20,7% in regione. Guardando alla cultura, si assiste a una forte crescita nel 2019 e 2020 che si ridimensiona in seguito nel 2021 (29,3%), riportando il comune a dati più vicini a quelli della provincia (26,2%) e della regione (24,3%), sebbene comunque stabilmente superiori.

Un quadro su cui l’impronta della pandemia sicuramente pesa, essendo legati a due anni fa, ma che danno comunque il polso. L’ente camerale, attraverso Michela Cecotti, ha ricordato l’erogazione di 700mila euro nel 2021 per attività imprenditoriali, ma rimane ancora diversa strada da fare per raggiungere gli obiettivi dell’Agenda Onu 20230. Elisa Marzinotto, direttrice del servizio regionale Politiche della famiglia, ha quindi illustrato le misure attuate da Trieste: dagli incentivi per assumere mamme con bambini fino a 5 anni alla Dote di famiglia.

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