Cade sempre meno pioggia, torna il rischio siccità: l'allarme a Cervignano

Cade sempre meno pioggia, torna il rischio siccità: l'allarme a Cervignano

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Cade sempre meno pioggia, torna il rischio siccità: l'allarme a Cervignano

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 24 Mag 2023
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La scarsità di risorse idriche al centro dell'attenzione del direttore Di Nardo, le opere previste dal Consorzio di Bonifica.

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Ieri sera, il palazzo municipale di Cervignano ha ospitato un incontro pubblico aperto alla cittadinanza su "Emergenza idrica in Fvg: confronto con il Consorzio di Bonifaca della Pianura Friulana". Ospiti del sindaco Andrea Balducci c'erano il direttore generale del Consorzio Armando Di Nardo, il direttore tecnico Stefano Bongiovanni, Massimo Ventulini e Carlo Alberto Buiatti, in qualità di responsabili della manutenzione generale della rete. "Il territorio è importante per il Consorzio - ha spiegato Di Nardo - perchè vengono gestiti dei servizi fondamentali per la salvaguardia dello stesso e dell'ambiente".

"Il nostro Consorzio si occupa fondamentalmente di due attività nella Bassa Friulana. La prima è la bonifica irrigua che distribuisce l'acqua dove manca. La seconda, è quella idraulica che preleva l'acqua in eccesso". La scarsità di risorse idriche è stata messa subito al centro dell'attenzione del direttore generale. "La Bassa Friulana - ha affermato ancora Di Nardo - è un territorio fragile. Qui c'è necessità di una irrigazione strutturata, bisogna irrigare meglio e consumare meno. Attualmente stiamo operando anche sulla falda del Comune di San Giorgio di Nogaro bonificandola e siamo impegnati nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili".

Ventulini ha illustrato invece il quadro idrologico mondiale e il ciclo dell'acqua. Inoltre ha fatto riferimento al fabbisogno della preziosa risorsa a livello globale. Un fattore legato alla crescita demografica e alla crisi idrica che hanno portato ad una distribuzione disomogenea e a una scarsità fisica dell'acqua. "Le risorse idriche in Italia sono a rischio - spiega Ventulini - le riserve sono scarse a livello nazionale ma in Friuli Venezia Giulia sono sufficienti". A fare poi un focus su piogge e falde è stato il direttore tecnico Bongiovanni. "Dal 2022 avvertiamo un sensibile deficit idrico perchè le precipitazioni sono sensibilmente diminuite".

Traducendo in cifre quanto affermato, la stazione idrica di Cervignano ha fornito i dati medi 2023 riguardanti la pioggia cumulata. A gennaio sono caduti mediamente 117,1 millimetri di pioggia; drastico calo a febbraio con 1,1 millimetri; in marzo 115,5 e ad aprile 97 millimetri. Nel 2022 è piovuto il 3% in meno del 2023. Febbraio 2023 è stato un mese estremamente secco e sotto media. Confrontando il solo mese di maggio 2022 con quello di maggio 2023, le piogge cumulate complessivamente sono state rispettivamente di 10,4 e di 111,6 millimetri. Un altro fattore di cui tener conto in tutto questo, è rappresentato dal cambiamento climatico che si sta verificando in regione.

Il 2022 in questo è stato emblematico facendoci vivere l'estate più secca degli ultimi 61 anni. Il deficit pluviometrico estivo potrebbe rimanere costante o anche peggiorare. "Nella nostra regione il clima è cambiato, l'adattamento è già ora una necessità" così Bongiovanni che ha indicato come necessari un maggior risparmio idrico e un altrettanto accumulo d'acqua. Riprendendo la parola, Ventulini ha illustrato le "3 R" necessarie per l'utilizzo consortile delle risorse irrigue. Riduzione, recupero e riutilizzo sono le tre azioni da compiere. Conseguentemente si dovrà puntare a ridurre sempre di più le perdite di rete, a moderare l'utilizzo delle falde sotterranee e sensibilizzare i cittadini all'uso consapevole dell'oro blu.

I cambiamenti riguarderanno evidentemente anche il settore agricolo che dovrà puntare su sistemi produttivi più efficaci. Vale a dire, sperimentare e lavorare colture più resistenti alla siccità e diversificare l'irrigazione. Nel breve e medio termine il Consorzio di Bonifica della Pianura Friulana punta ad attuare nuove trasformazioni idriche, utilizzerà sempre di più i sistemi Iot e le porte vinciane. Non si mancherà di attingere ai fondi di Pnrr europei destinati a queste tematiche presentando dei validi progetti. Uscire dalla "logica emergenziale" sarà perciò possibile facendo sì che nuove risposte si possano tradurre in nuovi stili di vita conciliabili con i tempi che saremo chiamati a vivere ed affrontare.

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