L'INIZIATIVA
La 'Caccia alla Scovazza' chiama cento partecipanti, Legambiente ripulisce il lido di Staranzano fra gioco e competizione

La mattinata ecologica si è trasformata in una sfida a premi per la raccolta di cotonfioc e rifiuti 'curiosi' in un clima di collaborazione fra cittadini e associazioni.
Stamattina la tranquilla area verde del lido di Staranzano si è trasformata in una zona di caccia. Una zona di “Caccia alla Scovazza”, per essere precisi: questo, infatti, l’eloquente nome dell’iniziativa ideata e organizzata da Legambiente Monfalcone per combinare la finalità civica ed ecologica con la dimensione del gioco e della gara.
Rispetto alle usuali occasioni di pulizia del litorale, l’associazione ha voluto introdurre un nuovo elemento di carattere ludico per rendere l’iniziativa “avvincente” e soprattutto appetibile per i più giovani: la raccolta dei rifiuti si è svolta a squadre ed è culminata con una premiazione finale di quei gruppi che sono riusciti a trovare il rifiuto più “curioso”, il maggior numero di cotonfioc e il maggior numero di frammenti di reti da miticoltura.
Una formula, proposta oggi per la prima volta, che ha dato i suoi frutti: oltre un centinaio, infatti, coloro che hanno partecipato alla “caccia” a partire dalle ore 9, soprattutto bambini e giovanissimi accompagnati dalle loro famiglie, muniti tutti di attrezzi per la raccolta e appositi sacchetti per depositare i diversi tipi di rifiuti. Il tutto con la collaborazione di diverse associazioni locali, fra cui Benkadì, i gruppi scout del mandamento e Ripuliamoci; a cura di Isontina Ambiente la gestione e il successivo smaltimento dei rifiuti raccolti. Ha dato inoltre il suo supporto all’iniziativa, partecipando attivamente allo svolgimento della mattinata, la coordinatrice dell’ufficio nazionale di Legambiente a Milano Laura Brambilla.
Il coinvolgimento delle generazioni più giovani è stato, secondo il sindaco di Staranzano Marco Fragiacomo, presente al momento d’apertura dell’evento, «la cosa più bella di stamattina: è la prima volta che vedo così tanti bambini e ragazzini a un’iniziativa del genere, questo è quanto va messo in evidenza poiché si è trattato di una bella situazione in cui ludico e utile si possono integrare a vicenda».
L’entusiasmo dei partecipanti è stato tale da posticipare in tarda mattinata lo svolgimento delle premiazioni finali. Il primo premio, un orologio in resina epossidica creato dall’artista Michela Menegazzi e impreziosito con frammenti di materiale raccolti proprio sulle spiagge, se lo è aggiudicato il gruppo “Ripuliamoci Challenge” per aver ritrovato il rifiuto più particolare, ovvero un pezzo di barca antica con parti in metallo e legno fossilizzato. Secondo premio, un cesto offerto da Benkadì, alle “Fantaselle” per aver raccolto ben 64 bastoncini di cotonfioc. Un libro sulle tematiche ambientali invece il terzo riconoscimento, assegnato al team degli Scout di Monfalcone per aver rimosso dal litorale oltre 120 frammenti provenienti da reti di miticoltura.
Grande soddisfazione per lo svolgimento della manifestazione è stata espressa da Erik Viurna, membro di Legambiente Monfalcone e ideatore di questo nuovo format. «È stato emozionante vedere così tante persone unite in un’azione collettiva, tra divertimento e responsabilità – così Viurna - la partecipazione giovanile è stata enorme, e questo è il segnale più bello. Speriamo che questo metodo giocoso e partecipativo diventi sempre più un’occasione per coinvolgere giovani e adulti, sensibilizzare sul tema dei rifiuti e costruire una cultura ambientale profonda e condivisa».
L’intenzione della sezione monfalconese di Legambiente è quella di riproporre presto l’iniziativa, così da trasformarla pian piano in un appuntamento fisso per la comunità. Lo stesso Lido di Staranzano, d’altronde, è un luogo che necessità continui interventi di pulizia ambientale. «La zona è un punto di accumulo poiché colpita dalle correnti del golfo di Trieste – ha spiegato infatti Viurna – soltanto un mese fa, difatti, si è svolta un’altra giornata di pulizia con Ripuliamoci Challenge, mentre oggi la spiaggia era nuovamente carica di rifiuti in plastica portati dalle mareggiate».
Foto Erik Viurna
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