La cabina Enel della zona artigianale di Turriaco diventa opera d'arte in onore del Dialogo

La cabina Enel della zona artigianale di Turriaco diventa opera d'arte in onore del Dialogo

Sulla Provinciale 1

La cabina Enel della zona artigianale di Turriaco diventa opera d'arte in onore del Dialogo

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 06 Lug 2021
Copertina per La cabina Enel della zona artigianale di Turriaco diventa opera d'arte in onore del Dialogo

A crearla l'artista Mattia Campo Dall'Orto in onore al dialogo inclusivo, genuino e rispettoso. L'opera è stata inserita all'interno del Festival del Giornalismo Dialoghi.

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Chi percorre la Strada Provinciale 1, quella, per intenderci, che da Fogliano arriva fino a Pieris, avrà notato che all’altezza della zona artigianale di Turriaco la cabina dell’Enel ha acquisito un colore nuovo e più sgargiante. Nello specifico, un rosso brillante che non può non essere visto. Si tratta della seconda opera dell’artista Mattia Campo Dall’Orto realizzata a Turriaco.

“Si chiude così il "ciclo" aperto lo scorso anno con il murales sulla speculare centralina dell’Enel all'altro ingresso del paese, ovvero in via Marconi. Qui in via XXV Aprile, sulla provinciale che costeggia la zona artigianale, ora trovate il nuovo murales "Assieme nei", un intervento di creatività urbana dedicato a “Dialoghi”, il Festival itinerante del Giornalismo e della Conoscenza al quale aderiamo come Amministrazione comunale, che vi dà il benvenuto quando arrivate a trovarci a Turriaco”, precisa il sindaco, Enrico Bullian.

“È stato un intervento, come spesso cerchiamo di fare, trasversale, ovvero che riguarda l’abbellimento urbano da una parte, ma diffonde anche messaggi socioculturali dall’altra. Rappresenta quello che vorremo essere, e che speriamo di essere almeno un po': una comunità dialogante, all'interno di una società composita. Un grazie all'autore Mattia Campo Dall'Orto, al direttore di Dialoghi Renzo Furlano, a Enel che ha concesso l'utilizzo della centralina e gestito la sospensione dell'energia elettrica”, conclude il sindaco, cui fanno eco il vicesindaco con delega alla cultura Carla de Faveri e l’assessore ai lavori pubblici Nicola Pieri.

Nel raccontare l’opera l’artista ricorda come essa affronti il “tema del dialogo, genuino e rispettoso, inteso come occasione per sviluppare la propria sensibilità e valorizzare le differenze. La parola, sia essa scritta o suono pronunciato, così come il segno, grafico o pittorico, sono mezzi di contaminazione e trasmissione delle conoscenze. L’opera vede fondersi progressivamente dei volti che di volta in volta risultano parzialmente abbozzati o frammentati”.

“Sullo sfondo rosso e grigio si alternano segni grafici più geometrici e spigolosi a scritte più fluide e circolari. La parola “dialoghi” si ripete due volte, scritta in caratteri latini e in alfabeto Braille, a sottolineare la forza inclusiva del linguaggio”, conclude Campo Dall’Orto. 

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