La cabina Enel diventa opera d'arte, colorata con le idee dei ragazzi a Romans

La cabina Enel diventa opera d'arte, colorata con le idee dei ragazzi a Romans

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La cabina Enel diventa opera d'arte, colorata con le idee dei ragazzi a Romans

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 19 Mag 2024
Copertina per La cabina Enel diventa opera d'arte, colorata con le idee dei ragazzi a Romans

Concluso il lavoro del writer Claudio Paolini che, insieme ai ragazzi del Centro giovan, ha dato nuova vita alla struttura di via Modolet.

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Hanno trasformato quella che appariva come un'anonima cabina elettrica in un'opera d'arte, dando libero sfogo alla fantasia. Ieri pomeriggio, si è concluso il lavoro del writer Claudio Paolini, noto come Daker, che insieme ai ragazzi del Centro giovani di Romans d'Isonzo ha dato nuova vita alla struttura di via Modolet. Armati di bombolette e pennelli, gli artisti hanno usato le quattro pareti come una tela, raccontando luoghi e simboli del paese: dai pozzi ai portici, sono state diverse le idee maturate all'interno del gruppo. Ora, quindi, il tutto si può ammirare dalla strada, dopo alcuni rinvii causati dal maltempo.

Il progetto fa parte di un percorso avviato lo scorso anno, quando il Centro Giovani è riuscito a rientrare nei finanziamenti del bando regionale dedicato alle attività dei centri di aggregazione. La cooperativa Murice, che gestisce il Centro di Romans d'Isonzo, ha quindi proposto e avviato il progetto "Underground: Mondi sotterranei", nel quale Il filo conduttore era mettere in risalto l'arte underground e trovare soluzioni che potessero incentivare la partecipazione attiva dei giovani alla vita comunitaria. L'obiettivo principale era coinvolgere il maggior numero possibile di persone, rendendole parte integrante del progetto.

Iniziato lo scorso ottobre e conclusosi questa primaversa, il percorso ha visto susseguirsi diversi laboratori creativi, ognuno dei quali ha offerto ai partecipanti l'opportunità di esplorare diverse forme d'arte. Si è partiti con la moda, insieme ai volontari dall'associazione Amici del Quaiat, concentrandosi sul recupero e la trasformazione di vecchi vestiti. Spazio poi alla musica improvvisata, mentre per il fumetto la guida è stata fornita da Simone Arena e dall'associazione I Scussons. I ragazzi hanno trasformato le storie di personaggi reali in fumetti. Quindi la parte dedicata al writing con Claudio Paolini.

Partendo dalla teoria fino alla pratica, il progetto ha visto il suo culmine nella decorazione della cabina Enel, un'iniziativa in linea con i progetti di street art avviati dalla stessa azienda per trasformare queste strutture in elementi di pregio urbano. Una quindicina di ragazzi ha partecipato attivamente al laboratorio, che ha avuto luogo da metà gennaio per circa un mese. Durante le sessioni, i partecipanti hanno fatto brainstorming per decidere cosa rappresentare sulle pareti, scegliendo temi rappresentativi di Romans d'Isonzo e delle sue frazioni. Alla fine, sono nati quattro portali, ciascuno raffigurante una visione del paese.

Il tema comune è "Energia alternativa e arte alternativa", come recita la scritta ben visibile sulla facciata principale. Lo stesso Paolini ha espresso grande soddisfazione nel lavorare con i ragazzi, trovando l'esperienza molto gratificante. «I giovani - ha commentato l'artista - hanno mostrato entusiasmo e partecipazione attiva», confermando il valore di coinvolgerli in progetti creativi che favoriscano il senso di comunità. Plauso all'attività arrivato anche da Youri Muzzo, consigliere comunale delegato alle Politiche giovanili, così come da Claudia Cantarin, coordinatrice delle attività del Centro giovani.

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