Bullian controrrente a sinistra sulla riforma, «nuova provincia Isontina»

Bullian controrrente a sinistra sulla riforma, «nuova provincia Isontina»

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Bullian controrrente a sinistra sulla riforma, «nuova provincia Isontina»

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 22 Ott 2023
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Il consigliere regionale di Patto per l'Autonomia prende posizione sul ritorno degli enti locale: «Province siano a supporto dei piccoli comuni».

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“Sulla reintroduzione delle Province stiamo assistendo a una contrapposizione fra favorevoli (centro-destra) e contrari (centro-sinistra) – afferma Enrico Bullian, consigliere regionale del Patto per l'Autonomia Civica Fvg – con qualche muscolare prova di forza interna alla maggioranza per far sapere chi conta di più a Roma e a Trieste e chi riuscirà a intestarsi il merito –se ci sarà– dell’operazione. Penso sia utile uscire da un simile schematismo. Sulla riforma della Pubblica amministrazione nessuna coalizione risulta vergine e le soluzioni finora adottate sono state inefficaci o, perfino, dannose".

"Se da una parte la reintroduzione delle Province non può rappresentare la riforma pensata dal centro-sinistra, dall’altra è evidente che il centro-destra farà il possibile per arrivare al risultato, dal momento che per due volte consecutive hanno inserito il punto nel programma elettorale, compreso in quello attuale. Dunque, essendo coerente da parte loro la reintroduzione delle Province, l’opposizione dovrebbe orientarsi – date per scontate le generiche dichiarazioni di contrarietà – a evitare che queste istituzioni siano la riproposizione della vecchia versione, con competenze limitate e poco incisive per la vita dei cittadini”, così ancora Bullian.

Secondo il consigliere regionale, “l’intento dovrebbe essere orientato affinché questi enti siano a servizio dei cittadini con ruoli e compiti importanti e, aggiungo io, possano essere a supporto specie dei piccoli comuni, che hanno difficoltà per la carenza di personale e nella gestione ad esempio delle gare di affidamento dei lavori e delle opere pubbliche in generale. Va ricordato che tutti gli enti sono strumentali a garantire migliori servizi ai cittadini e che su questo dovremo misurare le proposte della maggioranza, eventualmente emendandole con dei correttivi".

"Impostando così il lavoro, il centro-sinistra potrà presentarsi pronto alla sfida, una volta che le Province saranno reintrodotte e saranno elettive, puntando ad amministrarne almeno un paio. Anzi, si dovrà così incalzare il centro-destra per i tanti annunci sulla reintroduzione delle Province, ai quali sono seguiti rallentamenti e difficoltà, che non hanno ancora reso concreta la realizzazione di un loro punto programmatico, che sarà tale solo quando l’ente sarà ricostituito e ci saranno state le elezioni per definirne gli amministratori”.

Fondamentale, per l'esponente dell'opposizione, è “preservare la territorialità precedente e l’identità isontina, che rappresenta un unicum nella nostra Regione, con metà provincia friulanofona (Alto Isontino) e l’altra metà bisiaca e gradese (Basso Isontino) e con una importante presenza della minoranza slovena nei territori di confine. Per quanto riguarda la Bisiacaria, è opportuno valorizzare e promuovere in maniera congiunta le nostre genti e il territorio racchiuso fra Carso, Isonzo e Litorale, riprendendo e rettificando il percorso di Città mandamento che era stato fatto in passato sul Monfalconese".

Un percorso da fare "raccogliendo tutti questi Comuni o, se vogliamo prendere un esempio attuale, mutuando la recente esperienza del Patto per il Collio, più per la parte promozionale che per quella legata alla Comunità amministrativa in senso stretto, che sicuramente ha funzionato dal punto di vista dell’immagine. In altre parole, ci sarà l’occasione per creare una Bisiacaria più unita dentro una nuova provincia Isontina, promuovendone unitariamente l’immagine, valorizzando congiuntamente Carso, Isonzo e Litorale, patrimonio che nessun Comune detiene da solo, ma assieme rappresentano una grande ricchezza".

"Il tutto legato a un’ottica transfrontaliera e all’importante appuntamento di GO!2025, con la prima capitale della Cultura europea transnazionale Nova Gorica-Gorizia”. Nel frattempo, Bullian si è reso firmatario di un’interrogazione che verrà discussa in Consiglio regionale fra lunedì 23 e martedì 24 ottobre sul tema dei contributi pubblici per l’acquisto di veicoli ecologici: “Dal 2018 fino al 2021 anche la Regione ha già concesso contributi destinati alla rottamazione di veicoli a benzina o a gasolio e al conseguente acquisto di veicoli ecologici, dotandosi di uno specifico Regolamento".

"È di questi giorni la notizia che il Governo nazionale ha lanciato il “bonus colonnine”, stanziando quasi 90 milioni di euro aggiuntivi. Appare opportuno dunque avviare una nuova campagna di finanziamenti regionali a supporto della mobilità attraverso veicoli ecologici (elettrici, ibridi, bifuel) ed è proprio questo che chiedo alla giunta regionale: se intende promuovere l’acquisto di veicoli ecologici per uso privato, sia attraverso contributi diretti, sia estendendo la parziale o totale esenzione del “bollo” anche ai veicoli con motorizzazione ibrida elettrica o idrogeno”, conclude Bullian.

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