Bruciato nella notte l'ex stabilimento Bagni di via Cadorna: il lavoro e le dichiarazioni

Bruciato nella notte l'ex stabilimento Bagni di via Cadorna: il lavoro e le dichiarazioni

IL ROGO

Bruciato nella notte l'ex stabilimento Bagni di via Cadorna: il lavoro e le dichiarazioni

Di Eliana Mogorovich • Pubblicato il 06 Nov 2024
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Nessuna persona coinvolta. Immediato l'intervento dei Vigili del Fuoco che, nel primo pomeriggio, sono riusciti a mettere in sicurezza l'edificio.

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I social sono stati i primi a diffondere la notizia: rapidamente, allo stesso modo in cui l'odore acre di bruciato ha invaso le strade del centro di Gorizia. Mancavano dieci minuti alla mezzanotte di ieri, martedì 5 novembre, quando le fiamme sono divampate avvolgendo l'edificio degli ex bagni pubblici di via Cadorna, la stessa strada dove, poco più avanti , solo un mese fa si è aperta una voragine ancora in attesa di riparazione.

Come detto, erano le 23.50 quando ai Vigili del Fuoco è giunta la segnalazione per l'intervento (probabilmente da un residente nelle vicinanze). Subito si sono recate sul luogo due autobotti, un’autoscala, il funzionario di guarda della sede centrale con un’ulteriore unità giunta a supporto dal distaccamento aeroportuale di Ronchi dei Legionari e un’autoscala dal comando di Trieste per lo spegnimento del rogo.

Al loro arrivo il palazzo era già completamente interessato dalle fiamme e già verso le 2 l'incendio risultava domato anche se solo attorno alle 5 le operazioni di spegnimento si potevano dire ultimate. Immediata la chiamata ai Carabinieri, che seguiranno la vicenda sotto il profilo giudiziario così come istantaneo è stato il coinvolgimento della Polizia Locale per interdire il traffico sino all'incrocio con via Diaz.

Fin dai primi istanti si è verificata l'eventuale presenza di persone ma non sembra esserci alcuna traccia in questo senso: il dubbio era sorto soprattutto perche, in passato, l'edificio era stato usato da persone bisognose che vi avevano cercato un ricovero per la notte e il freddo. Nessun danno nemmeno a eventuali passanti o residenti nelle vicinanze ma solo quelli – ingenti – alla struttura che è stata messa in sicurezza fino alle prime ore del pomeriggio di oggi.

Dalle prime verifiche non risultano essere coinvolti materiali inerti nocivi per la salute mentre ancora prematuro risulta formulare delle ipotesi sulle origini del rogo. Sulla vicenda è intervenuto il sindaco Ziberna: «Mi hanno rassicurato sull'assenza di persone ferite o intossicate e sul fatto che l'incendio è stato immediatamente circoscritto, senza danni o rischi immediati per edifici vicini».

Pur essendo doveroso attendere i necessari accertamenti, il sindaco solleva delle perplessità sul fatto che l'innesco sia derivato da cortocircuiti visto che le utenze da tempo erano sospese. «L'edificio era stato anche messo in sicurezza per impedire accessi non consentiti - prosegue Ziberna - ma non possiamo escludere che qualcuno possa essere entrato e, volontariamente o accidentalmente, aver appiccato l'incendio. Rammentiamo accadimenti analoghi, frutto di vandali in Villa Frommer nel 1990, a seguito del quale peraltro ci furono diversi sfollati, a villa Ritter nel 1992, a Casa Rassauer in Borgo Castello nel 2017 o ancora nell'ex ospedale di via Vittorio Veneto lo scorso anno».

Il primo cittadino cita anche le potenziali ripercussioni sulla destinazione dell'edificio, costruito dall'architetto Leopoldo de Claricini alla fine dell'Ottocento, chiuso negli anni Ottanta per poi diventare, negli ultimi anni, il fulcro di proposte di rilancio da parte di privati, tutte rimaste inattuate. «Era pronto il bando per mettere in vendita la struttura al miglior offerente - dichiara Ziberna -  ma ora dobbiamo accertarci che questa sia in sicurezza, dando tempo agli inquirenti di verificare l'origine più probabile dell'incendio. I lavori di messa in sicurezza del tetto, eseguiti una decina di anni fa, sono andati perduti e ora il tetto è privo di copertura per circa 3/4 dell’estensione. Immediatamente dovremo far valutare la struttura per verificare se l'incendio ha fatto scendere il valore dell'immobile perché potrebbe aver intaccato solo parti ed impianti che sarebbero state comunque sostituite. Rimane il fatto che l’accaduto comporterà tempi e costi in carico all'amministrazione comunale».

In mattinata si è recata sul posto l’assessore comunale al Welfare Silvana Romano, in particolare per accertarsi che tra i residenti negli edifici vicini allo stabile non vi fossero necessità legate all’assistenza, dato che per la durata dell’intervento dei Vigili del fuoco è stata tolta la corrente elettrica in una parte della via. 

Foto Vigili del Fuoco

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