L'esposizione
Bozzetti inediti di Dusatti in mostra dal 7 giugno al Circolo Brandl di Turriaco

La mostra farà da sponda a vari altri eventi collaterali. Si potranno gustare anche alcuni racconti brevi che l'artista aveva impaginato da sé.
“… Dusatti anche!”. Sarà questo il titolo della nuova e significativa esposizione curata dal Circolo culturale e ricreativo don Eugenio Brandl APS di Turriaco assieme al Consorzio culturale del Monfalconese, l’Ecomuseo Territori con il contributo e il patrocinio della Fondazione Carigo e della Cassa rurale e artigiana FVG.
Un’esposizione che apre una finestra su un Dusatti inedito, emerso grazie alla lungimiranza e all'attenzione della signora Eugenia, moglie del compianto Maestro. “Attraverso la signora Eugenia siamo venuti in possesso di diversi bozzetti che il marito aveva realizzato per alcuni fumetti che pubblicava negli anni Cinquanta sul Corriere dei Piccoli, nonché di alcuni racconti brevi che aveva elaborato e impaginato da sé”, spiega Elisa Baldo, presidente del Circolo Culturale e Ricreativo don Eugenio Brandl APS.
“Analizzato il materiale assieme ad esperti del settore e ritenutolo di adeguata e attuale valenza didattica e formativa, si è pensato di strutturare una mostra che sia un vero e proprio percorso didattico volto alla conoscenza di un ulteriore lato della personalità di Dusatti, che ancora non era emerso e che era necessario valorizzare. Attraverso esso il caro Walter, mostra quella complessità che lo caratterizzava e, aprendo a un ulteriore approfondimento su di lui, chiude quel cerchio di artista poliedrico e multiforme che è stato”, così ancora Baldo.
Il progetto si inserisce nell’ampia area in cui opera il Circolo Brandl, ossia quella legata alla crescita e formazione giovanile che, attualmente, si incentra su approfondimenti e conoscenza di musica e teatro, di tutela e valorizzazione delle nostre Tradizioni, nonché dell’Arte locale attraverso le varie esposizioni che realizziamo annualmente nel nostro paese.
La mostra sarà inaugurata, il 7 giugno alle ore 10 nell’oratorio parrocchiale Don Bruno Cargnel per permettere l’affluenza delle scuole del paese all’inaugurazione e rimarrà aperta fino al 18 giugno ogni giorno dalle 10.30 alle 12.30. L’esposizione stessa potrà poi essere ospitata anche in altri paesi e scuole in quanto i materiali che la compongono possono costituire spunti interessanti per la didattica.
“Siamo molto soddisfatti di dispiegare le vele a questo progetto che ha richiesto molte energie, ma siamo contenti di essere riusciti a farlo partire e siamo certi riuscirà a ottenere riscontri positivi da parte di tutte le scuole che desidereranno sfruttarlo. Ha tutte le potenzialità per far lavorare piccoli alunni e grandi studenti, oltre a essere luogo per interessati che desiderano approfondire la conoscenza del Maestro Dusatti che, anche qui, mette in luce la sua personalità. Un ringraziamento va alla signora Eugenia che ci ha permesso di entrare in contatto con questi materiali e a Daniela Magrin che ci ha seguiti in quest’avventura nella curatela della mostra stessa. Non possiamo esimerci, inoltre, dal formulare un ringraziamento sentito agli enti e istituzioni che hanno creduto in noi e nell’idea, quindi il Consorzio culturale del Monfalconese, la Fondazione Carigo e la Cassa Rurale FVG”, conclude Baldo.
Da qui si parte, dunque, per ulteriori lidi con il proposito di concludere questo progetto con una pubblicazione dedicata a documentazione dell’intero percorso che essa proporrà.
“L’esposizione, che si inserisce all’interno delle finalità del Consorzio Culturale del Monfalconese e dell’Ecomuseo Territori è frutto di una virtuosa e ottima collaborazione con il Circolo Brandl di Turriaco”, precisa il presidente del Consorzio, Davide Iannis. “Una riscoperta dall’archivio personale della famiglia Dusatti che viene omaggiata dall’intero territorio e, soprattutto, dalle scuole e dalle nuove generazioni, oltre che dall’intero territorio. Il Consorzio, dunque, prosegue nelle collaborazioni importanti con i sodalizi locali che fanno riemergere la memoria storica, sociale e artistica, come in questo caso”, conclude.
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