Boris Beja e il mare attraverso l'arte, lo storytelling a Gradisca

Boris Beja e il mare attraverso l'arte, lo storytelling a Gradisca

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Boris Beja e il mare attraverso l'arte, lo storytelling a Gradisca

Di Redazione • Pubblicato il 15 Lug 2022
Copertina per Boris Beja e il mare attraverso l'arte, lo storytelling a Gradisca

Appuntamento domani mattina a colazione, workshop in sinergia con il cluster marittimo regionale.

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Boris Beja sarà a disposizione del pubblico domani, sabato 16 luglio, nell’ambito di una Colazione con l’artista in programma a Gradisca d’Isonzo alle 10 in Pasticceria Rossana. L’artista slovenom noto per la cifra espressiva multidisciplinare che riunisce scultura, disegno, collage e fotografia e per l’impegno creativo sul fronte sociale, incontrerà così curiosi e appassionati per rispondere alle domande e offrire spunti di riflessione. Le sue opere, esposte in molte personali e collettive in tutta Europa, sono anche parte della famosa collezione artistica di Luciano Benetton, Imago Mundi.

Boris Beja è stato protagonista questi giorni di una nuova residenza d’autore programmata dal Festival di arte contemporanea B#Side the River, promosso da IoDeposito per la direzione artistica di Chiara Isadora Artico. Aspetto peculiare della sua ricerca è stato l’incontro con i lavoratori dei cantieri navali Alto Adriatico di Monfalcone e Friulinossidabile di Talmassons: insieme a loro ha preso vita l’opera “Sailing this way”, ispirata alle suggestioni della navigazione e alle imbarcazioni che solcano le acque del mare Adriatico. Uno storytelling di questa esperienza sarà proposto domattina.

Per partecipare, i posti possono essere riservati scrivendo a prenotazioni@iodeposito.org. B#Side, attraverso le residenze degli artisti, attiva forme di creazione collettiva, seguendo un processo partecipativo e inclusivo. È quanto ha fatto in questa settimana Boris Beja, lavorando in sinergia con il Maritime technology cluster Fvg, attraverso workshop e sessioni collettive dedicate alle tecniche di decorazione delle ceramiche con una forma che richiama quella delle barche: le ceramiche sono state frantumate per poi essere ricostruite in modo "artistico", e dipinte utilizzando anche del sale.

Il tema è infatti quello della distruzione e ricostruzione continua, attraverso un lavoro di restauro/ricostruzione tipico del settore navale. La ceramica, inoltre, imprime all’opera materica una caratteristica inconfondibile emblema della capacità umana, ovvero la capacità di plasmare il materiale. In questo caso l’atto collettivo e condiviso è stato anche evocativo della storia del territorio, nei secoli caratterizzata da distruzioni e ricostruzioni, da una rinascita sulle rovine delle guerre e da nuove ripartenze dopo il disinvestimento industriale post-bellico e le catastrofi naturali.

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