Borgia presenta la lista, «per una Ronchi moderna che risolva i problemi»

Anche alcuni partiti sosterranno il progetto del commerciante ronchese. «La mia è una candidatura sostenuta dal basso».

Vincenzo Borgia lancia ufficialmente la propria campagna elettorale per cercare di conquistare il municipio di Ronchi dei Legionari. Una discesa in campo che era già stata annunciata qualche tempo fa ma che, stamattina, ha trovato la propria conferma con la conferenza organizzata alla Tenuta Blasig.

Borgia, di fatto, intende lanciarsi nella corsa a sindaco con una Lista Civica che “rappresenti qualcosa di inatteso e nuovo”. Non richiama le iniziative che ha aiutato a organizzare in questi anni “per non utilizzarle in una campagna elettorale che è già avviata” tanto che “mi sono già dimesso da tutte le cariche che ricoprivo, anche nell’Associazione Commercianti, per evitare false accuse per eventuali conflitti d’interesse”.

“Attorno al mio nome si è formato un certo interesse politico trasversale che è nato dal basso, con una forte richiesta di cambiamento rispetto al sistema partitico di gestione del governo cittadino, in risposta alla delusione per come questa città in tanti anni è stata amministrata chiudendola in un municipalismo che l’ha isolata e limitata nel suo sviluppo e soffocato le possibilità di crescita e valorizzazione del suo territorio”, ha raccontato Borgia.

Una Lista Civica che porta il suo nome e nella quale “i candidati appartengono ad un eterogeneo campo di simpatizzanti, tutti liberi da militanze, uniti nell’idea di una Ronchi diversa, moderna, che risolva i problemi reali, perché la gente è stanca, tra pandemia, aumenti del costo della vita, guerre assurde, crisi di lavoro, di sentire la solita retorica di giochi di potere, di promesse e di lotte intestine”.

Priorità l’urbanistica e i lavori pubblici, i problemi quotidiani dalla viabilità alla raccolta dei rifiuti, dalla sicurezza alla tutela delle fasce più deboli: “non è un nlibro dei sogni ma un diario della quotidianità”, ha proseguito.

Borgia ha sottolineato di candidarsi con condizioni semplici, ovvero “il progetto di una città migliore, viva, partecipata, dove ai giochi di potere e dei veti di Palazzo, si sostituisca e costruisca, assieme, il fare, semplicemente il fare”.

Ad affiancare la civica ci saranno alcuni partiti: “abbiamo la certezza – ha concluso - che la lista civica che posta il mio nome, non correrà da sola e che altre formazioni proporranno la mia candidatura. Ognuno farà la sua strada e la sua campagna elettorale, come giusto che sia, all’interno di un progetto unico: il bene di Ronchi”. 

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