il contributo dell'arlef
Borghi e strade con gli originali nomi in friulano, Romans d'Isonzo riscopre la sua storia

Nel paese e nelle frazioni saranno installate i cartelli con gli antichi toponimi. Coinvolte anche le associazioni.
Parte oggi l'installazione di nuovi cartelli in friulano indicanti vie di Romans d'Isonzo. Su tutto il territorio comunale, incluse le frazioni di Versa e Fratta, saranno infatti posizionati dei cartelli con i nomi tradizionali di 17 arterie in marilenghe. È lo stesso vicesindaco con delega ai lavori pubblici, Michele Calligaris, a sottolineare il fatto che si tratti di toponomastica e non semplicemente cartellonistica bilingue, la quale siginificherebbe soltanto tradurre in friulano i nomi già presenti in italiano. "In questo caso - spiega - viene riportato su cartelli turistici la dicitura della borgata o del luogo”, che è in friulano per la natura stessa del territorio.
L’intervento era già stato programmato ancora nel novembre 2019, quando venne approvata una variazione di bilancio, rientrante anche la spesa per l’acquisto di questa segnaletica oltre a quella bilingue da posizionare in alcuni punti, come ai varchi del paese lungo la tangenziale. Per i toponimi riportati, è stato fatto uno studio approfondito per risalire a quelli originari e diffusi tra la popolazione, “per valorizzare il segno storico e il nome che ha identificato il comune”. Tra i primi posizionati, ci sono quelli che indicano la strada principale del capoluogo, ossia la Vila (via Latina), e Borc da ocjis (via G.F. del Torre), nel cuore del paese (nella foto).
Tra gli altri punti interessati, figurano Plassa dal pilo (piazza dei Caduti), Senta (via La Centa), Borc sant (via Cividale), Braida da muiniis (via delle Monache), Racoiana (via Raccogliano), Marcjât (nuova area verde di via Aquileia), Puint dai forans (ponte sul rio Bisunta a fine via 25 maggio), Simiteri vecjo (parco della Rimembranza), Foronata (vicolo via Cividale e via Decima), Puint dal pascut (ex ponticello tra via Bisunta e via Fermi), Borc dal cussidri (via Gorizia a Versa), Borc da Madona (via Lauretana a Versa) e Androna (via Lavoret a Fratta). Infine, anche la Foronata, ossia il vicolo tra via Cividale e via Decima. Tutto sarà completato entro la prossima settimana.
“Per i nomi - prosegue Calligaris - stata fatta una ricerca con le associazioni locali, come gli Scussons e il circolo di Versa, coinvolgendo anche gli anziani che avevano memoria. In alcuni situazioni, le carte davano un nominativo ma nella comunità lo stesso luogo veniva identificato con un altro”. Dopo questa ricostruzione, c’è stato l’aiuto dell’Arlef, che ha fornito la grafia ufficiale, per poi arrivare alla stampa dei cartelli. Uno di questi, peraltro, andrà a ricordare anche l’area dell’ex mercato, dove oggi sorge il campo sportivo e dov’è nata la fiera di Santa Elisabetta. Si segnalerà così la storia dell’area, che verrà riconvertita in spazio verde.
La stessa Agenzia ha sollecitato l’amministrazione locale a individuare ulteriore cartellonistica da adeguare con la doppia dicitura, per poi mettere a disposizione fondi per questo nuovo intervento. “Abbiamo risposto affermativamente, ben venga vengano contributi in questo senso. L’invito, comunque, è arrivato solo pochi giorni fa e va in linea con quanto stiamo cercando di fare”. L’intervento in corso, invece, è stato pagato solo con uno stanziamento comunale: “Queste iniziative sono l’occasione per aprire pagine di storia e valorizzare le proprie tradizioni” conclude il vicesindaco.
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