Boom di iscrizioni al nido di Romans d'Isonzo, si studia come ampliare i posti

Boom di iscrizioni al nido di Romans d'Isonzo, si studia come ampliare i posti

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Boom di iscrizioni al nido di Romans d'Isonzo, si studia come ampliare i posti

Di Redazione • Pubblicato il 19 Mar 2021
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Con un intervento sulla nuova sede all'ex Candussi si punta ad arrivare a 50 posti. Gli obiettivi dell'amministrazione.

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Sono terminate a fine febbraio le procedure di iscrizione ai nidi intercomunali a Romans d'Isonzo. Come sottolineato dalla stessa amministrazione comuale guidata dal sindaco Davide Furlan in una nota, le richieste "fanno presagire un anno educativo a pieno regime e con richieste superiori rispetto ai posti disponibili nelle due sedi". Nel frattempo, la giunta "è al lavoro per ampliare la capacità di utenza dell’asilo nido, opportunità emersa già dopo il trasferimento di sede dall’ex scuola di Versa all’edifico di via 25 maggio (ex Fondazione Candussi ed ex Centro diurno)".

Si tratta di un'azione "resa ancor più appropriata visto l’alto gradimento del servizio gestito a livello intercomunale (i Comuni interessati sono Gradisca, in funzione anche di capofila, Romans, Farra e Villesse, su due strutture site a Romans e Farra), che negli ultimi tempi ed in particolare quest’anno ha fatto registrare un gran numero di richieste. A questo trend si cercherà di dare risposta portando a compimento le azioni opportunamente già intraprese dal Comune romanese". A riguardo, proprio la nuova sede consente la programmazione di un intervento che consentirà l’ampliamento dell’utenza, circostanza emersa da uno studio che il Comune di Romans ha affidato già lo scorso anno.

Lo stesso intervento, che consiste in lavori di adeguamento dei presidi di sicurezza e la realizzazione di una scala antincendio dal primo piano, è stato anche oggetto di domanda di contributo alla Regione, risultando ammesso ma non finanziato per carenza dei fondi messi a disposizione. La graduatoria è quella maturata nel dicembre scorso sulla legge regionale 25/2005 per enti privati e pubblici, che al momento ha dato risposta a due soli interventi, per 400 mila euro di fondi disponibili, su un fabbisogno complessivo emerso di 3,6 milioni euro per 34 interventi ammessi. Il Comune di Romans si trova al 13° posto di una graduatoria comunque in vigore per i prossimi due anni.

“Da una circostanza che poteva rappresentare un problema è emersa una opportunità e l’abbiamo subito colta - afferma il vicesindaco con delega ai lavori pubblici, Michele Calligaris -. Lo studio sulla precedente sede di Versa ha fatto emergere criticità e maggiori oneri di adeguamento sia strutturale che in termini di prevenzione antincendio. La nuova sede, invece, con un intervento tutto sommato gestibile (da una prima stima si parla di una somma di poco superiore ai 90 mila euro), risulta idoneo per un ampliamento del servizio, passando da 30 a 50 tra utenti e operatori”.

Un'opportunità sostenuta al tavolo intercomunale dall’assessore ai servizi sociali, Raffaella Scarazzolo: “Il fatto che il prossimo anno educativo sia a pieno regime è senz’altro un fattore positivo per i Comuni coinvolti e per la gestione del servizio. Il dato che sta emergendo va addirittura oltre e ci fa comprendere che le scelte fatte nel passato sono corrette e quanto sia importante dare risposte alle famiglie con figli in età prescolare, così come continuare a investire in questo settore”.

“L’ideale sarebbe poter contare su politiche di finanziamento a favore delle strutture per la prima infanzia - chiosano i due amministratori romanesi -. Il Comune di Romans nel suo piccolo lo ha fatto da diversi anni, mettendo a disposizione le sue strutture, e lo sta continuando a fare. Se non arriveranno dall’esterno cercheremo le risorse internamente per migliorare ulteriormente un servizio strutturato e già ben funzionante, oltre che apprezzato dalle famiglie”.

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