Bonifiche da amianto, Cisint all’UE: «Necessaria piattaforma strutturata per assistenza, programmazione e prevenzione»

Bonifiche da amianto, Cisint all’UE: «Necessaria piattaforma strutturata per assistenza, programmazione e prevenzione»

L’INTERROGAZIONE

Bonifiche da amianto, Cisint all’UE: «Necessaria piattaforma strutturata per assistenza, programmazione e prevenzione»

Di S.F. • Pubblicato il 10 Mag 2025
Copertina per Bonifiche da amianto, Cisint all’UE: «Necessaria piattaforma strutturata per assistenza, programmazione e prevenzione»

L’interrogazione firmata anche da Aldo Patriciello e Isabella Tovaglieri mira a richiedere un maggiore supporto a enti e sportelli nazionali impegnati nella tutela della salute.

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Ancora una volta, il tema estremamente importante e delicato dell’amianto, è stato portato all’attenzione della Commissione Europea da parte dell’eurodeputata monfalconese Anna Maria Cisint. «Ho chiesto alla Commissione maggiori sforzi per accelerare la bonifica dei siti contaminati da amianto in UE, promuovendo ulteriori azioni e finanziamenti, sia per la tutela della salute e l’assistenza, sia per il supporto agli enti e a tutti i soggetti che se ne occupano.

Cisint ha pure fatto appello affinché rispetto ai processi decisionali da avviare sia reso possibile il coinvolgimento di soggetti esterni di comprovata esperienza come le associazioni di categoria e gli sportelli nazionali amianto «che in paesi come l’Italia rappresentano un “format” per la gestione del rischio, la dismissione dei manufatti, così da costruire percorsi più celeri per arrivare alla bonifica integrale dell’intero territorio europeo».

«È necessario favorire una piattaforma strutturata, che passi dall’informazione alla formazione, dall’assistenza alle famiglie, alle azioni ambientali come la mappatura delle aree e le bonifiche – aggiunge Cisint - inoltre è altrettanto fondamentale il concetto di prevenzione primaria, il tutto allo scopo di rendere maggiormente efficaci e celeri gli obiettivi della Direttiva UE 2023/2668, le cui indicazioni dovrebbero essere applicate, da parte degli Stati Membri, entro la fine di quest’anno».

In tutta l’UE l’amianto è la principale causa di patologie mortali, direttamente collegate all’ambiente di lavoro. Secondo Il Ministero della Salute, l’ISS e il Registro Nazionale Mesoteliomi, lo scorso anno solo in Italia, sono morte oltre 7mila persone a causa dell’amianto e 60mila i decessi stimati negli ultimi dieci anni. L’interrogazione presentata da Cisint è stata inoltre cofirmata dai colleghi Aldo Patriciello e Isabella Tovaglieri.

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