In bici da Trapani a Trieste: sosta in Bisiacaria per il viaggio della legalità

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La tappa

In bici da Trapani a Trieste: sosta in Bisiacaria per il viaggio della legalità

Di Redazione • Pubblicato il 28 Apr 2023
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Si muove anche in regione la comunità terapeutica in movimento per diffondere un nuovo format riabilitativo inserendo persone con disabilità o dipendenze.

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Una pedalata in tandem da Trapani a Trieste, per una ventina di ciclisti partiti il 30 marzo dalla Sicilia che stanno risalendo l’Italia, con il progetto Pedala e Vai, il viaggio di questa comunità terapeutica in movimento, nata da una idea dell’associazione sportiva Cycling Pangea. Il 30 aprile da Udine faranno tappa prima a Cervignano del Friuli, poi al Parco comunale dell’Isonzo a Turriaco e infine giungeranno alla Riserva Naturale Regionale della Foce dell'Isonzo - Isola della Cona a Staranzano, percorrendo nel corso della giornata circa 60 chilometri in pianura.

La prima tappa lungo il percorso del 30 aprile – prevista tra le 10 e le 10.30 – prevede l’incontro con i soci della cooperativa e con la comunità presso il Punto Vendita di Coop Alleanza 3.0 di Cervignano del Friuli, dove sarà presente anche il primo cittadino di Cervignano, Andrea Balducci.

La tappa successiva prevede la sosta per il pranzo – a partire dalle ore 12.30/13 – presso il Parco comunale dell’Isonzo di Turriaco e l’incontro con i soci Coop della zona Isontino, con il Sindaco di Turriaco Enrico Bullian, neoeletto Consigliere Regionale e con le associazioni e la comunità di Turriaco. Ad accogliere l’entrata in Bisiacaria della ventina di ciclisti ci saranno sul ponte di Pieris in sella a un tandem proprio il Sindaco Enrico Bullian e il Presidente della locale Proloco Paolo Buttignon, che condurranno gli ospiti sull’Isonzo a Turriaco, nel “Cuor della Bisiacaria”, per una pastasciuttata in compagnia (nell’area sportiva in caso di pioggia).

Al pomeriggio proseguiranno verso la Riserva Naturale Regionale della Foce dell'Isonzo - Isola della Cona, dove ci sarà ad accoglierli verso le ore 15.30/16 l’Amministrazione comunale di Staranzano, rappresentata dal Sindaco Riccardo Marchesan e il personale della società cooperativa Rogos. I “tandemoni” potranno così apprezzare l’ecosistema fluviale e la fauna del tratto del Basso Isonzo.

Ripartiranno il 1°maggio da Staranzano per arrivare a Trieste in Piazza Unità d’Italia, percorrendo gli ultimi 45 chilometri del viaggio di questa comunità terapeutica, coordinata dall’associazione sportiva Cycling Pangea. A Trieste l’arrivo è previsto tra le ore 10 e le 10.30 e i ciclisti troveranno ad accoglierli i soci di Coop Alleanza 3.0 e parteciperanno al corteo per la Festa dei Lavoratori, dove la loro esperienza verrà ripresa anche dall’oratore ufficiale del sindacato.

Una pedalata fatta in tandem per sfatare dei tabù sulla disabilità e inserire al meglio nel contesto sociale persone con delle difficoltà (fisiche o di dipendenza). Questo è Pedala e Vai il format riabilitativo che si basa sulla terapia effettuata attraverso una attività psicomotoria, creato dall’associazione ciclistica dilettantistica Cycling Pangea di Mirano, con il supporto di Coop – 6 le cooperative impegnate a sostenere questo viaggio, tra cui Coop Alleanza 3.0 –, di Libera, della Azienda Sanitaria Beccaria di Vicenza (AULSS 8) e della Società Italiana di Montagna Terapia. Si parte dall’idea innovativa di portare la terapia riabilitativa al di fuori del contesto sanitario abituale e di inserirla direttamente nella società. A questo si somma la dinamica della pedalata in tandem, che impone al team una perfetta sintonia e quindi la necessità di adattamento all’altro a prescindere dalle differenti abilità o difficoltà.

E infine si aggiunge un percorso lungo tutto lo stivale italiano che dà spazio e visibilità ad altre realtà impegnate nel recupero, nella riabilitazione e nella messa a disposizione della collettività non solo di beni, ma anche di persone. Ecco il progetto 2023 di Pedala e vai, il quinto step per l’associazione Cycling Pangea che dal 2017 si impegna nella diffusione di questo nuovo format riabilitativo. Una idea nata dall’esperienza del presidente e fondatore dell’associazione no profit Alessandro Da Lio, che assieme a suo cognato Lucio (che ha sfidato le sue disabilità), nel 2018, ha percorso in tandem 20 mila chilometri, dall’Alaska alla Terra del Fuoco, estrema punta meridionale del continente americano. Il 30 marzo sono 8 i tandem partiti da Erice nel trapanese, alla volta della Piazza Unità d’Italia di Trieste.

Una pedalata lunga 33 giorni per 32 tappe, 2300 chilometri, in cui i componenti dei vari team si alterneranno in modo da dare la possibilità ad ognuno di avere un obiettivo sfidante, ma alla propria portata. Partner del progetto, Libera, che ha accolto i ciclisti in alcune delle sue cooperative e associazioni che si occupano del recupero dei beni confiscati alla criminalità.

In occasione della presentazione nazionale dell’iniziativa è stato dichiarato: “La sfida di questo progetto è sfatare il tabù che la terapia si possa fare solo tra quattro mura e che certi tipi di diversità possano essere da impedimento per il raggiungimento di obiettivi, anche molto sfidanti, come può essere percorrere l’Italia in tandem – osserva Alessandro Da Lio presidente di Cycling Pangea – Si tratta di una esperienza di una comunità terapeutica in movimento oggetto di studio, dove persone che non pensavano di riuscire a portare avanti obiettivi di così lungo periodo e impegno, sia fisico che socio-relazionale, oggi lo fanno. È la forza di gruppo che risolve le varie problematicità individuali e le supera”.

Una condivisione che assieme al concetto di riabilitazione e recupero valorizza anche la collaborazione con Libera: “Dopo 27 anni dalla legge 109 - commenta Tatiana Giannone, responsabile nazionale Beni Confiscati di Libera - sono 991 soggetti dell’associazionismo, realtà del mondo religioso, gruppi dello scautismo e della cooperazione che, ogni giorno, danno una nuova vita ai beni confiscati, rendendoli sempre di più luoghi comuni. I beni confiscati alle mafie e riutilizzati socialmente sono, quindi, uno strumento consolidato per la lotta alle mafie e per il sostegno ai nostri territori.

Aprire questi luoghi a iniziative come “Pedala e vai” ha per la nostra rete un significato profondo: trasformare i beni confiscati in beni comuni, spazi di inclusione e di animazione territoriale”. Tutte le avventure dei tandemoni potranno essere seguite sui social di Cycling Pangea.  

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