Dalla biblioteca di Ronchi dei Legionari i racconti e i disegni dei bambini sul virus

Dalla biblioteca di Ronchi dei Legionari i racconti e i disegni dei bambini sul virus

Il volumetto

Dalla biblioteca di Ronchi dei Legionari i racconti e i disegni dei bambini sul virus

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 27 Feb 2021
Copertina per Dalla biblioteca di Ronchi dei Legionari i racconti e i disegni dei bambini sul virus

Il progetto raccoglie le numerose testimonianze di un periodo particolare e può essere un connubio importantissimo per la loro crescita personale e formazione educativa.

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“La pandemia di Covid 19 ha interrotto tutte le normali attività quotidiane e ci ha costretti ad adottare severe misure precauzionali per evitare il contagio e prevenire il diffondersi del virus”, precisa l’assessore alla cultura di Ronchi dei Legionari, Mauro Benvenuto, presentanto “Pussaviacoronavirus”, un racconto particolare in tempo di pandemia.

Tra tante difficoltà e a tanti sacrifici chiesti in particolare ai nostri bambini come non andare a scuola, non praticare attività sportive, non poter incontrarsi con gli amici, sono però emerse molte qualità e sensibilità.
“In mezzo a questo inaspettato vortice in cui ci siamo, nostro malgrado, trovati, il personale della Biblioteca “Sandro Pertini” ha saputo stimolare i pensieri, le emozioni, le paure di tanti bambini, dando vita al progetto #pussaviacoronavirus. La fantasia e la creatività dei più piccoli associati alla loro esperienza è stato un connubio importantissimo per la loro crescita personale e formazione educativa”, prosegue Benvenuto. Che ringrazia “tutto il nostro personale che con grande attenzione, professionalità, competenza e passione è riuscito a coinvolgere tanti bambini e ragazzi in un momento così particolare”.

“Come amministrazione comunale abbiamo ritenuto opportuno raccogliere tutto il materiale in questa pubblicazione come testimonianza attiva di un momento storico che non dimenticheremo, e in una prospettiva di rinascita e di ripresa per tutti”, chiosa il sindaco, Livio Vecchiet.

“Chi ci conosce, chi ci frequenta sa con quanta gioia ed entusiasmo lavoriamo con i bambini. Siamo abituati, da sempre, ad ospitarli nella nostra biblioteca sia la mattina, accompagnati dalle loro insegnanti, sia nel pomeriggio quando partecipano alle molteplici attività di lettura e laboratori che organizziamo per loro”, raccontano gli operatori.

Così è comprensibile che durante i difficili mesi della pandemia, “mentre la biblioteca doveva per forza rimanere chiusa, è stato principalmente ai bambini che si è rivolto il nostro pensiero. Ci chiedevamo come potessero reagire alla mancanza della scuola, degli amici, degli appuntamenti in biblioteca, insomma come riuscissero a vivere questa strana mancanza di socialità. E ci mancavano. Soffrivamo per la mancanza di contatto con loro, volevamo mandare un messaggio di vicinanza, mantenere vivo il rapporto che negli anni avevamo sempre coltivato”.

Poi un bambino di otto anni ha fatto pervenire alla biblioteca un suo racconto: è nato così il progetto #pussaviacoronavirus, con l’idea che l’elaborazione di quanto stava accadendo potesse essere terapeutico ed emotivamente d’aiuto per i bambini, e per tutta la comunità. “A questo punto abbiamo cominciato a lavorare su questo progetto, per dire innanzitutto ai bambini che noi c’eravamo, c’eravamo ancora e pensavamo a loro. Così, anche con il supporto della scuola, li abbiamo sollecitati a riflettere liberamente e senza vincoli su quanto stavano vivendo. I bambini hanno risposto anche questa volta con entusiasmo. Ci hanno inviato tantissimi disegni, ma non solo; si sono espressi anche con le parole e la musica. Abbiamo sofferto con i toni cupi dei disegni, le rinunce messe nero su bianco, ma abbiamo gioito per ogni arcobaleno, ogni #andràtuttobene, ogni segno di solidarietà”, precisano.

Tutti i lavori ricevuti sono stati in primis pubblicati sui canali social della biblioteca, e questo ci ha permesso di rinsaldare il legame con i più piccoli. 

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