La protesta
Benzinai in sciopero da lunedì ma il fronte si spacca a Gorizia, previsti disagi fino a mercoledì

La prossima settimana i gestori caleranno le serrande perché esclusi dai ristori del governo ma in provincia tanti rimarranno aperti.
Anche diversi benzinai del Goriziano aderiranno allo sciopero nazionale indetto dalla sera di lunedì 14 fino al pomeriggio del 16 dicembre. Lo faranno, però, modificando gli orari iniziali, dopo l'intervento dell'Autorità garante per lo sciopero nei servizi pubblici essenziali. Le sigle sindacali che hanno indetto l'iniziativa - Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio - hanno stabilito quindi le chiusure dalle 19 di lunedì (alle 22 in autostrada) e riapriranno alle 15.00 (alle 14 in autostrada) di mercoledì. Originariamente, l'idea era di continuare fino alle prima mattinata di giovedì.
Nell'intervento dell'autorità - che comunque riconosceva la legittimità delle richieste - è stato richiesto infatti ai benzinai di ridurre la lunghezza della protesta (60 ore di serrata continua in giorni feriali sulle vie ordinarie e 56 ore consecutive sulle autostrade). I benzinai hanno accettato di ridurre la protesta, che terminerà mezza giornata prima. "Ora - sottolinea una nota congiunta - è la parte istituzionale, in particolare il Ministro dello sviluppo economico, Patuanelli, ad essere chiamato ad esercitare una delle prerogative che gli sono assegnate: rendersi disponibile al confronto con le parti sociali".
I gestori di rifornimento carburanti, che in quanto attività essenziale non hanno mai chiuso, lamentano di essere stati esclusi dalle categorie che possono beneficiare dei provvedimenti di sostegno inseriti nei diversi "Decreti ristori" e introdotti per attenuare gli effetti economici drammatici dell'attuale fase di emergenza pandemica, sulle piccole imprese e sui loro salariati. A Gorizia e provincia, però, alcuni di questi non condividono i metodi, rimanendo aperti nei tre giorni: "Si fa presente - spiega in una nota Manuel Rizzi, ex ex rappresentante Faib Confesercenti Fvg e proprietario di un distributore in città - che tali gestori sono consapevoli delle problematiche complessive del comparto, sono solidali ma, vista la situazione pandemica e la situazione confinaria, si ritiene più giusto continuare a mantenere regolare il servizio".

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