elezioni 2022
Benvenuto fissa gli obiettivi a Ronchi, «coalizione forte e coesa»

Il candidato del centrosinistra smentisce le spaccature, gli obiettivi sulla cultura.
Una crisi vasta, che - ad ampio raggio - colpisce in qualche modo anche le nostre realtà. Il candidato sindaco a Ronchi, Mauro Benvenuto, fa riferimento alla pandemia e alla guerra in Ucraina per offrire una sua riflessione alla città e al corpo elettorale subito dopo le festività pasquali. Per l'aspirante primo cittadino - espressione di Pd e della civica Ronchi al centro - sulla scia di queste due problematiche sopra citate, anche le scelte che si sarà chiamati a prendere a livello locale dovranno mirare a equità, sviluppo economico e aggregazione sociale.
"Le forze politiche e civiche a sostegno della mia candidatura - dichiara Benvenuto - sono impegnate a costruire, attraverso un metodo di collegialità e condivisione programmatica, una coalizione forte e coesa che, nei prossimi cinque anni, possa garantire la necessaria solidità per affrontare sfide non facili e nuove opportunità da cogliere in uno scenario di cambiamento continuo". L'obiettivo è scalzare ogni polemica sulla coalizione che lo sosterrà, smentendo presunte spaccature o le pressioni di diverse correnti al suo interno.
Il candidato si mostra così determinato, eregendosi a garante e rappresentante del bene comune per la comunità. Personalismi e veti incrociati resteranno fuori dalla porta. "Stiamo assistendo, come in passato, a comportamenti senza scrupoli nell’intento di dividere il paese e non di unirlo attorno a progetti condivisi" precisa l'ex esponente della giunta. Benvenuto - memore di essere già stato assessore alla cultura - lancia poi una prima proposta che farà parte del suo programma elettorale: mettere al centro il settore culturale e turistico.
Un percorso caratterizzato da attività strategiche per consolidare il tessuto sociale e la crescita economica della città. "Ho amministrato questo settore per cinque anni e non ritengo corretto che ne vengano fornite visioni distorte, demagogiche e lontane dal valorizzare il lavoro svolto con grande professionalità dai servizi e uffici di competenza. La nostra città, in ambito culturale, ha saputo ricoprire un ruolo di grande importanza a livello regionale, ospitando figure di caratura nazionale e internazionale".
Benvenuto ricorda anche le sinergie nate fra enti pubblici, privati e mondo dell'associazionismo no profit. Il cavallo di battaglia del candidato - almeno, uno dei primi - sembra essere quanto fa riferimento al patrimonio culturale guardando certamente a un'economia aperta e consapevole del valore che sta pure a oltreconfine. "È indispensabile - conclude - affrontare con successo la sfida strategica di Gorizia-Nova Gorica Capitale della cultura 2025".
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