Le bellezze di Staranzano fanno rete e puntano al turismo slow internazionale

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Le bellezze di Staranzano fanno rete e puntano al turismo slow internazionale

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 15 Mag 2021
Copertina per Le bellezze di Staranzano fanno rete e puntano al turismo slow internazionale

Nasce la rete tra associazioni, imprese e amministrazione locale per valorizzare l'area. Sarà legato anche con il resto del territorio.

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È stata una scommessa vinta quella dell’amministrazione comunale e della Pro loco per valorizzare l’area naturalistica della Cona. Il progetto “Staranzano slow” è stato presentato questa mattina agli Alberoni, ad un anno dall’avvio dei lavori per la sua realizzazione, illustrando il ramificato sistema di collaborazioni messo in campo tra pubblico e privato. A tendere possibile tutto ciò è stato anche l’aiuto economico della Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia, con la presidente Roberta Demartin intervenuta all’incontro: “La pandemia ci ha fatto capire quanto bene stiamo nei nostri territori - ha commentato -, questo è un esempio di come fare rete”.

Sempre legato alla Carigo è il lavoro per l’app Isonzo XR, che coinvolgerà la stessa Staranzano e che partirà ufficialmente la prossima settimana. Nel frattempo, l'assessore alla Gestione del territorio, Manuela Tomadin, ha illustrato le peculiarità dell’idea messa in campo: “Quando abbiamo iniziato a pensarci, c’erano già i progetti della Pro loco e di tante altre associazioni, come la Staccionata e Bisiachinbici con cavalli e bici”. Tutto ciò, però, mancava di una “regia”, ossia una piattaforma che presentasse le numerose iniziative presenti al visitatore, sia locale che straniero. “Abbiamo quindi coinvolto anche le attività commerciali per l’organizzazione”.

La struttura principale è così composta da un sito web multilingue, con l’elenco completo delle escursioni, itinerari, parti di approfondimento, riportati anche in mappe cartacee. L’ultimo step è avvenuto negli ultimi giorni, posando i vari totem informativi in diversi punti del comune e altri sono in arrivo. “Cerchiamo di portare un volano economico per la zona. Ci sono 30 percorsi, tra ciclabili, a cavallo e pedonali. L’offerta è elaborata già dai sodalizi aderenti, inoltre siamo in contatto con le agenzie turistiche locali per preparare pacchetti giornalieri e anche di più per chi arriva da mete come Grado”. Proprio la relazione con gli altri paesi dell’area punta a valorizzare il tutto.

“Non abbiamo voluto chiuderci in un territorio che è già ricchissimo, con le foci dell’Isonzo e tutto il litorale che è zona protetta. Siamo consapevoli che il patrimonio è condiviso, includendo i comuni limitrofi arrivando fino alla laguna, a Monfalcone e anche oltre oltreconfine, a Renče, nostro comune gemello”. In questo caso, lo sguardo è inevitabilmente diretto già al 2025, quando Nova Gorica e Gorizia saranno Capitale europea della cultura. Numerosi i fotografi, professionisti e amatoriali, che hanno arricchito con le loro immagini le sezioni del sito. Anche lo splendido video realizzato da un professionista staranzanese doc, Marino Cecada, ha coinvolto direttamente il territorio.

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