Bella come 70 anni fa, Medea celebra il compleanno della rinnovata Ara Pacis

Bella come 70 anni fa, Medea celebra il compleanno della rinnovata Ara Pacis

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Bella come 70 anni fa, Medea celebra il compleanno della rinnovata Ara Pacis

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 06 Mag 2021
Copertina per Bella come 70 anni fa, Medea celebra il compleanno della rinnovata Ara Pacis

Ricordata l'inaugurazione del monumento, che ora attende solo il recupero della pavimentazione interna. Il messaggio del sindaco.

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Era il 1951 quando venne inaugurata per la prima volta. Oggi, a 70 anni esatti da quell’evento - che vide partecipare anche l’allora presidente del Consiglio, Alcide De Gasperi -, Medea ha voluto festeggiare la sua Ara Pacis, divenuta ormai un simbolo non solo in regiona ma in tutta Italia. Lo ha fatto questa mattina con una celebrazione solenne, alla presenza delle autorità regionali e dell’Associazione nazionale famiglie caduti e dispersi in guerra, molto legata a questo luogo dato che lo ha custodito fino al 2005. Dopo quella data, la competenza è passata sotto Onor Caduti e quindi sotto il ministero della Difesa. Una giornata diversa rispetto al passato, senza le scolaresche, ma comunque simbolica.

“È un appuntamento importante per la nostra comunità - ha sottolineato il sindaco Igor Godeas - e per i valori che questo monumento ha sempre portato con sé. È doveroso per le istituzioni ricordare quanto fatto 70 anni fa, facendone tesoro, e soprattutto portando alle nove generazioni il messaggio che gli alti valori civili della pace, fratellanza e della solidarietà tra i popoli vincono sempre sempre sulle sofferenze e sulle cause delle guerre”. Proprio i più giovani erano rappresentati dall’assessore alla cultura Helena Colloca, 23 anni, che ha ripercorso le tappe storiche del sito. Qui sono custodite le zolle di terra degli 800 cimiteri di guerra in Italia, compresi quelli stranieri.

Le celebrazioni sono state anche l’occasione per toccare con mano i lavori finora svolti, con il secondo lotto avviato la scorsa estate e terminati a gennaio per il rifacimento del rivestimento in marmo. “Ora manca la pavimentazione interna - sottolinea il primo cittadino -, che contiamo di fare a breve. Per il resto è stato fatto un intervento in messa in sicurezza delle piastre, nonché del rifacimento della pavimentazione esterna, e di ciò dobbiamo ringraziare l’amministrazione regionale che ci ha dimostrato grande vicinanza”. Risultato constatato anche dal direttore del Sacrario militare di Redipuglia, il tenente colonnello Massimiliano Fioretti, insieme al progettista degli ultimi interventi, l'architetto Roberto Daris.

Foto in copertina: Andrea Tomasella

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