Nel cuore del paese
Begliano, Villa Fabris si rifà il look: al via i lavori a facciate e tetto

In settimana partiranno gli interventi alla copertura che da qualche tempo aveva infiltrazioni.
È parte fondamentale della storia del paese di Begliano e a breve sarà oggetto di un restauro delle facciate e della copertura. Si tratta della storia Villa Fabris che, dal cuore del paese, da secoli veglia sulla comunità. La proprietà, infatti, ha deciso di intervenire in alcuni punti per l’infiltrazione d’acqua dal tetto e per la risalita di umidità dalle fondamenta.
In particolare, come rileva l’architetto Maria Pinat di San Canzian d’Isonzo, che sta seguendo le pratiche, “l’immobile presenta complessivamente un buon stato manutentivo ma da qualche anno si riscontrano delle infiltrazioni d’acqua dal tetto e le facciate presentano evidenti segni di umidità di risalita”. La necessità è anche quella di “intervenire sulle coperture laterali che presentano molteplici punti di infiltrazioni d’acqua a causa dello spostamento dei coppi”, mentre la parte centrale era stata già rimessa a posto nel 2012. Altri interventi minori, poi, quelli della pulizia delle facciate da alcuni rampicanti e di muffe.
Varie le fasi di lavoro che sono state programmate e che avranno un impatto minimo per la vita del paese, se non la sospensione di tre divieti di sosta in via Marchese de Fabris proprio per consentire l’innalzamento del ponteggio necessario ai lavori, come detto, di tetto e facciate. Proprio per quest’ultime sarò necessario demolire l’intonaco ammalorato fino alla muratura, andando a eliminare, dunque, anche tutte le successive modifiche che hanno interessato l’edificio nel corso degli ultimi decenni. In altri punti, invece, il progetto prevede il ripristino dell’intonaco per la parte danneggiata dall’umidità.
Quest’ultima, in ogni caso, non sarà eliminata del tutto ma alcune accortezze, come “l’eliminazione dell’intonaco cementizio esistente, l’uso di materiali traspiranti, l’accortezza di staccare leggermente il nuovo intonaco dal piano del marciapiede e la nuova tinteggiatura risaneranno e miglioreranno notevolmente le condizioni generali degli intonaci e la percezione visiva della villa”, si legge ancora nella relazione.
Va detto che i lavori sulle pareti sono iniziati a novembre mentre in settimana è previsto l’inizio di quelli sul tetto. La conclusione degli stessi è prevista a metà aprile.
L’edificio storico, di cui si hanno in ogni caso poche notizie documentate, è citato da Giovanni Pocar nella Storia di Monfalcone e del suo Territorio: «Ottavio marchese de Fabris circa nel 1500 sposava una contessa Savorgnan e passava ad abitare in Begliano, facendovi erigere il palazzo che tutt’ora esiste». Un ramo della nobile famiglia, originaria della zona di Tolmezzo, si stabilì nel monfalconese già nel corso del XVI secolo e vi insediò una fiorente attività agricola.
Nel corso dell’Ottocento, la proprietà venne divisa tra diversi membri della famiglia Fabris; Francesco de Fabris, proprietario della parte più cospicua, preferì trasferirsi a Portogruaro e lasciò l’edificio disabitato. Solo attorno al 1880 il nipote ricompose la proprietà e restaurò il complesso portandolo alla situazione che permane ancor oggi.
L’ultimo marchese de Fabris morì nel 1939, senza eredi diretti, e la proprietà passò alla famiglia Ventrella e successivi eredi, che ne hanno gestito il patrimonio permettendo, a seguito di costanti opere di manutenzione, di mantenere la villa in condizioni manutentive soddisfacenti. Sono proprio gli attuali proprietari, Carla Ventrella, Marco Salvatore Pace, Nicola Pace, Riccardo Bacci, Alberto Luigi Bacci e Pietro Bacci, che si sono mossi per l’intervento che avrà inizio nelle prossime settimane.
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