Begliano, via Verdi rinata ma già divide: per il sindaco è un’opera di sicurezza, per Caruso frutto di una «amministrazione manipolatoria»

Begliano, via Verdi rinata ma già divide: per il sindaco è un’opera di sicurezza, per Caruso frutto di una «amministrazione manipolatoria»

L'INAUGURAZIONE

Begliano, via Verdi rinata ma già divide: per il sindaco è un’opera di sicurezza, per Caruso frutto di una «amministrazione manipolatoria»

Di Enrico Valentinis • Pubblicato il 06 Nov 2025
Copertina per Begliano, via Verdi rinata ma già divide: per il sindaco è un’opera di sicurezza, per Caruso frutto di una «amministrazione manipolatoria»

Il tratto di strada è stato riqualificato con un investimento di 360mila euro. Il sindaco Fratta parla di un intervento pensato per la sicurezza di pedoni e automobilisti. Contraria invece l’ex sindaca Silvia Caruso, che denuncia marciapiedi troppo bassi, segnaletica mancante e un parcheggio scomodo a pedoni e disabili.

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Si è posizionata simbolicamente nel mezzo della strada, l’amministrazione comunale di San Canzian d’Isonzo, per il taglio del nastro della rinnovata via Verdi a Begliano che, con un budget totale di 360mila euro, è di recente rinata con nuovi marciapiedi, un manto stradale completamente rivisto e un allargamento dell’area sosta. «Un’opera pensata per rendere più sicura la strada a pedoni e automobilisti – racconta il sindaco Claudio Fratta – un progetto che ha trovato un grande appoggio da parte della Regione, che ha stanziato 300mila euro di concertazione ai quali noi abbiamo aggiunto 60mila di avanzi comunali».

Una particolare attenzione è stata posta soprattutto sulla sicurezza della zona, limitata già da tempo a 30 km/h, ma spesso attraversata da automobili a velocità elevata e pericolosa. Per questo motivo è stato progettato e poi costruito un rallentatore lungo diversi metri «proprio la struttura stessa della strada – prosegue il primo cittadino – è pensata per poter rallentare coloro che troppo spesso superano i limiti di velocità rappresentando un pericolo per la circolazione e per i pedoni».

Parole positive anche da parte dell’assessore Luciano Dreos: «In primis abbiamo ascoltato gli abitanti per dare vita a quest’opera – ha raccontato – ci chiedevano di creare più parcheggi e di pensare anche alle persone diversamente abili, e questa grande opera è frutto proprio dell’ascolto della cittadinanza».

Presente alla cerimonia anche il consigliere regionale Antonio Calligaris, che ha definito l’amministrazione comunale di San Canzian come «un comune attento a questa tematica, che ha sempre stanziato una parte dei soldi e ha celermente concluso tutte le opere progettate ed avviate». Un cantiere che è stato attenzionato non solo dai punti di vista di sicurezza e viabilità, ma anche di impatto energetico e di scolo delle acque: «Abbiamo ideato un sistema che possa far defluire l’acqua piovana in modo veloce e pulito, oltre anche a diversi accorgimenti alla vetusta linea elettrica rimessa completamente a nuovo tramite l’installazione di illuminazione a led» ha definito l'ingegner Luca Zanini.

Non ha invece convinto il risultato dell’opera la consigliera di minoranza Silvia Caruso, la quale ha sottolineato diverse criticità del nuovo progetto di via Verdi: «Una viabilità che ha delle soluzioni tecniche che portano a grandi problematiche - ha spiegato - è decisamente grave che i marciapiedi siano stati ricavati raso terra e permettano alle auto di passarci sopra rendendo l’area pericolosa ai pedoni». Una riqualificazione che ha generato un grande parcheggio che costringe le persone, tra cui coloro portatori di handicap, a «fare un vero e proprio percorso ad ostacoli tra le vetture parcheggiate».

Mancata, sempre secondo l’ex sindaca, l’installazione di una segnaletica adeguata che possa preavvisare gli automobilisti della strettoia regolata dal doppio senso di marcia. «Un’amministrazione, quella attuale, di manipolatori che sta creando disagi ad anziani e bambini - tuona Silvia Caruso - a Begliano ancora oggi manca un luogo di aggregazione e proprio quella unica via poteva rappresentarlo se veniva adeguatamente ed attentamente riqualificata dal comune» conclude la consigliera.

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