Accessibilità e mobilità nelle vie di Staranzano, le idee dei tre candidati sindaco

Ospitato ieri sera in Sala Delbianco un incontro sul tema dell'accessibilità sulle strade, organizzato dal Clan Scout Staranzano1. Le proposte.

Il Clan del Gruppo Scout Staranzano 1 ha organizzato un incontro informativo sull'accessibilità delle strade di Staranzano. L’iniziativa, ospitata ieri sera (mercoledì 22 maggio) in Sala Delbianco, ha quindi permesso di parlare nello specifico del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (Peba). Un documento importante, sul quale sono stati sensibilizzati i cittadini e i tre candidati sindaci Giuliano Venudo, Luciana Soldà e Marco Fragiacomo, chiamati al confronto. Dopo i saluti introduttivi del Capo Scout Marco Dijust, a presentare e moderare la serata sono stati Diego Strain e Guido Englaro che, insieme ad altri fratelli e sorelle del clan, hanno svolto questo lavoro di ricerca.

Un percorso nato dai confronti generali avuti sugli errori che si commettono e sull’“ignoranza” rispetto al tema che merita approfondimento. Gli scout staranzanesi sono impegnati attivamente nel sociale, svolgono “impegni di servizio”, i cosiddetti “capitoli” cioè dei progetti specifici su cui concentrarsi nell’anno. Il Peba è stato uno di questi. Usando come riferimento di partenza il grave incidente di un loro compagno scout, i componenti del Clan si sono immedesimati nelle difficoltà dell’incidentato che – costretto in carrozzina a causa di fratture scomposte a clavicola e femore – ha avuto seri problemi di accessibilità e fruibilità viaria.

Da questo caso, il pensiero è andato ai soggetti colpiti da varie disabilità, persone che meritano un’attenzione e una cura particolare da parte di chi amministra il territorio. L’incontro è stato strutturato in momenti espositivi sulla ricerca effettuata intervallati da un vero e proprio question time rivolto ai tre candiati che si sono espressi nel completo rispetto della par condicio.

Dopo una prima panoramica sull’argomento che ha evidenziato le carenze generali che si vivono in città, Fragiacomo ha espresso la sua sensibilità che ha definito «notevole» sul tema prendendo a riferimento la legge regionale 10 sull’accessibilità e la progettazione intesi come valore universale. Soldà ha da subito fatto riferimento ai problemi pratici: «i marciapiedi sconnessi sono un problema reale». Di accessibilità come «tema familiare» ha parlato poi Venudo che si è approcciato alla questione non solo dal punto di vista normativo, ma prima di tutto guardando al buonsenso.

Sulla sicurezza, Soldà ha rilevato la presenza di scivoli poco sicuri e di percorsi pedonali molto stretti. Fragiacomo ha fatto riferimento all’asse primario che va da piazza Montes a piazza Dante sul quale «sono previsti interventi di adeguamento», mentre Venudo ha riscontrato un «nulla di fatto» negli ultimi due anni. Facendo un’analisi delle vie, i giovani promotori dell’incontro hanno registrato poche strade perfettamente percorribili in carrozzina. Tra queste ci sono le vie attigue al supermercato A&O e la via Pesaro (afferenti al recente complesso residenziale).

Mossi dall'acquisizione di questi dati, hanno promosso un sondaggio rivolto agli staranzanesi: 110 interviste svolte tramite un questionario. Le maggiori criticità emerse sono state: marciapiedi stretti e danneggiati, mancanza di segnaletica, assenza di ausili per non vedenti e traffico eccessivo. Le zone più difficili da gestire sono il cuore cittadino, il rione di Dobbia e la zona vicina al cimitero antico, piazzale Risiera di San Sabba e via Montes (palazzetto dello sport). Sulle necessità di riqualificazione, il candidato del Centrodestra ha evidenziato che «il centro soffre di una urbanizzazione datata» e che la sfida sta nel «collegare la zona residenziale nuova con la parte “storica” della città».

L’aspirante primo cittadino del Centrosinistra ha riferito di una «ristrutturazione necessaria», mentre Soldà si è espressa in linea con gli altri candidati. Volgendo lo sguardo al futuro, quindi pensando a obiettivi e tempistiche, Soldà ha chiesto del tempo per programmare e comprendere meglio la situazione. Venudo si è detto convinto che sia «necessario ripensare alla viabilità del paese anche nell’ottica della mobilità slow». «Avviarsi verso la mobilità sostenibile mettendo in pratica il Peba e Biciplan» è la soluzione secondo Fragiacomo che ha fatto riferimento al progetto esecutivo in corso per l’adeguamento del tratto compreso tra via Gorizia e via Venezia. Anche il pubblico è stato molto partecipe e stimolato dalle questioni trattate.

Sono emerse in maniera forte le criticità su via Dobbia al confine con il comune di Ronchi, i problemi di sicurezza e le criticità derivanti dalle giornate di pioggia e i forti limiti di visibilità in alcuni tratti cittadini. Su via Dobbia, l’assessore uscente ai lavori pubblici Manuela Tomadin – presente nel pubblico - ha specificato che c’è stata la concessione di un finanziamento regionale che vede il Comune di Ronchi capofila del progetto di riqualificazione del tratto.

La progettazione è quindi in corso ma si riuscirà ad affrontare solo una parte dei lavori. Infine, dal pubblico è giunto un invito ad avere una sensibilità ai tanti tipi di disabilità che abitano i nostri tempi. La materia trattata è complessa e impegnerà i futuri nuovi amministratori ad agire sollecitati da questo buon esempio di democrazia partecipativa promosso dal mondo scout.

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