Barbana in festa per la professione solenne di dom Cirillo Osb

Barbana in festa per la professione solenne di dom Cirillo Osb

La cerimonia

Barbana in festa per la professione solenne di dom Cirillo Osb

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 04 Ott 2021
Copertina per Barbana in festa per la professione solenne di dom Cirillo Osb

Momento solenne per tutta la comunità e per i fedeli che hanno raggiunto numerosi il santuario mariano.

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Un nuovo posto nel capitolo del monastero di Santa Maria di Barbana. Si tratta di dom Cirillo Osb che ha ricevuto l’ammissione durante la professione solenne. A presiedere la liturgia l’arcivescovo di Gorizia, monsignor Redaelli, assieme al priore padre Benedetto Albertin Osb, a dom Angelo Osb e a dom Emanuele Osb. Una celebrazione partecipata che ha animato il santuario e la congregazione, in festa per il fratello.

“La vita monastica è un atto d’amore – ha ricordato l’arcivescovo Redaelli – ed è bello che nella nostra società ci sia uno sguardo verso gli svantaggiati. Tutti vorremmo essere grandi ma siamo piccoli. E la vita monastica ci ricorda proprio questo: il monaco è piccolo e la preghiera te lo ricorda ancora di più. Nella festa degli angeli custodi, però, questa professione ci porta in festa con gli angeli. La vita del monaco – sono ancora le parole del presule – è contemplazione del Signore, esattamente come gli angeli, ed è fondamentale. Queste vocazioni lo ricordano e i monaci, per noi, sono i nostri angeli e pregano a nome nostro”.

“Caro Cirillo – ha concluso Redaelli rivoltao al neoprofesso – ti auguro di essere un monaco sempre in contemplazione che prega per tutti noi ed è il nostro intercessore”.

Dopo il rito della “sepoltura mistica”, nella quale il futuro monaco viene coperto da un telo nero a simboleggiare la morte a vita terrena e la rinascita a vita nuova, lo stesso viene poi salutato dall’intera comunità monastica.

Va detto che secondo il rito, colui che inizia un percorso monastico propone al priore tre nomi per la sua vita monacale. È poi il priore a sceglierne uno – o un quarto a sua discrezione – e Cirillo è uno dei tre che Dom Cirillo de O. Rodrigues, questo il nome completo, aveva proposto. “Cirillo è stato un monaco e inventore dell’alfabeto che porta il suo nome – spiega lo stesso monaco – e ha portato il Vangelo nelle terre dell’Est”. Un viaggio in Kazakistan pare essere stato rivelatore in questo senso.

Alla cerimonia hanno preso parte anche le sorelle della Comunità Servi di Maria del Cuore di Gesù, congregazione che ha una sede anche a Udine e che riunisce varie suore provenienti anche dal Brasile, così come Cirillo e vari monaci della congregazione ora attiva a Barbana. 

Foto di Bruno Patruno.

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