Bandierine e tendoni per l'inizio di èStoria, oggi il Premio film festival a Gorizia

Bandierine e tendoni per l'inizio di èStoria, oggi il Premio film festival a Gorizia

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Bandierine e tendoni per l'inizio di èStoria, oggi il Premio film festival a Gorizia

Di Redazione • Pubblicato il 23 Mag 2024
Copertina per Bandierine e tendoni per l'inizio di èStoria, oggi il Premio film festival a Gorizia

Questo pomeriggio i primi appuntamenti al Trgovski dom, prosegue l'èStoria film festival con la consegna del premio a Bianca Stigter al Kinemax.

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Parte oggi (giovedì 23 maggio) il programma di èStoria, il festival internazionale della storia di Gorizia. Si inizia con l'incontro "Mostar e Mogadiscio trent’anni dopo: 1994-2024", alle 16 in Trgovski Dom di corso Verdi. Sono passati trent’anni dalla strage di Mostar dove persero la vita i colleghi della troupe Rai di Trieste, uccisi da una granata mentre giravano un servizio sui bambini senza nome. Era il 28 gennaio 1994. Poche settimane dopo, in un attentato a Mogadiscio morivano Ilaria Alpi e Miran Hrovatin.

Dialogano Fabiana Martini, giornalista e portavoce regionale di Articolo 21, e Cristiano Degano, presidente dell’Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia. A cura di Odg del Fvg in collaborazione con Fondazione Luchetta Ota D’Angelo Hrovatin e Articolo 21 Fvg. A seguire alle 18, spazio a 1492, sempre al Trgovski Dom: Tutti sappiamo che Cristoforo Colombo "scoprì" l’America nel 1492 e che lo fece con "tre" caravelle. Ma di questo viaggio straordinario, che ha cambiato le sorti dell’umanità, cos’altro conosciamo?

Chi erano gli uomini che compirono l’impresa? Quali le paure e le incertezze della navigazione? Saliamo a bordo anche noi e ripercorriamo assieme come fosse la prima volta. Intervengono Antonio Musarra (1983), professore associato di Storia medievale presso La Sapienza di Roma. Fellow di Harvard, si occupa di storia del Mediterraneo, di storia delle crociate e di storia dell’immaginario. Con lui dialoga Lucia Bellaspiga, laureata in Lettere Antiche e inviata di Avvenire e saggista.

La giornalista Segue da anni i principali temi di attualità, in particolare la sanità, la bioetica, il sociale, la cultura e la storia. È autrice di numerose inchieste legate al mondo istriano, fiumano e dalmata, tra i suoi libri è appena uscito “Carlo Urbani, il medico che curava il mondo” (edito da Àncora), dedicato allo scienziato che nel 2003 morì per fermare la prima pandemia di Sars.

Prosegue anche l'èStoria film festival, con due appuntamenti gratuiti al Kinemax con Occupied City: la prima e seconda parte saranno proiettate rispettivamente alle 17.30 e 20.30. Durante la serata, sarà consegnato il premio della manifestazione alla regista, Bianca Stigter, che lo ritirerà e incontrerà il pubblico. Il documentario diretto con Steve McQueen, che racconta la storia passata e presente di Amsterdam, tra l’occupazione nazista durante la guerra e gli eventi degli ultimi anni, è un’opera monumentale in quattro ore che fotografa il cuore e la memoria di una città.

L'opera sarà proiettata in lingua originale con sottotitoli in italiano. Nel 2005, Stigter ha pubblicato “Occupied City. Map of Amsterdam 1940-1945” del quale nel 2019 è stata pubblicata una versione estesa e illustrata. Nel 2021 è stato presentato in anteprima a Venezia il suo documentario “Three Minutes-A Lengthening”, basato su tre minuti di filmati girati in Polonia nel 1938, premiato con il Premio Yad Vashem per il miglior film sull’Olocausto e nominato come miglior documentario al Dutch Film Festival. Nel 2023 ha vinto il premio Unarchive del festival del found footage Unarchive di Roma.

Nel 2023 ha presentato in anteprima a Cannes il documentario “Occupied City” del marito Steve McQueen, ispirato al suo libro “Atlas of an Occupied City”. Questa la motivazione del Premio: «Storica di formazione, ha costruito la sua carriera artistica a cavallo tra scrittura, ricerca e produzione filmica sia di fiction che di non fiction. Con la realizzazione di Three minutes ha gettato luce sulla Shoah in Olanda. Ma è con Occupied City che il suo impegno su questo versante si è esplicato, prima attraverso il libro Atlante di una città occupata: Amsterdam 1940-1945, poi attraverso la scrittura del soggetto del film realizzato insieme al marito Steve McQueen, pluripremiato agli Oscar per 12 anni schiavo. Per avere fatto della conservazione della memoria attraverso le immagini in movimento il codice più riconoscibile della sua attività, sempre improntata a un alto impegno civile e morale, il premio èStoria Film Festival 2024 va Bianca Stigter».

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