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La spesa di generosità, donate 20 tonnellate di cibo in provincia di Gorizia

Dato in calo rispetto al 2019, ma organizzatori comunque soddisfatti. L'impegno.
È di 20 tonnellate di prodotti di consumo il bilancio dell’ultima Colletta alimentare, svoltasi sabato in provincia di Gorizia. Nei 34 punti vendita aderenti, molti hanno voluto aiutare i più bisognosi comprando generi alimentari che andranno donati alle fasce più deboli. Un’iniziativa ridotta rispetto alle edizione passate, soprattutto a causa della pandemia che ha costretto diversi volontari - in particolare gli studenti delle scuole - a non poter partecipare per dare una mano, ma che comunque trova soddisfatti gli organizzatori.
“La quantità di cibo raccolta quest’anno è in calo rispetto al 2019 - spiega il referente provinciale del Banco alimentare, Alberto Gava - ma nel corso degli scorsi mesi ci sono state diverse raccolte, tra cui quella della Caritas un mese fa”. Quanto donato è stato già trasferito al centro unico regionale di Pasian di Prato, dove verrà smistato tra le associazioni caritatevoli locali, che andranno poi a sostenere le necessità del territorio. Grazie anche agli aiuti che arrivano da altre realtà, tra cui l’Unione europea, l’aiuto si incrementa ulteriormente.
Il Banco alimentare, infatti, riesce a distribuire fino a quattro volte gli alimenti che raccoglie solo in occasione delle Collette nei supermercati. “Tutti gli alimenti sono stati suddivisi grazie all’aiuto dei magazzini della Sdag - prosegue Gava -, alle persone chiediamo di donare alimenti difficili da reperire dalle aziende stesse, come cibo per l’infanzia e legumi”. L’attività dell’associazione, comunque, proseguirà fino al 5 dicembre, grazie a una colletta economica, potendo acquistare delle card da 5, 10 o 20 euro direttamente alle casse.
Queste, una volta passate, faranno sì che saranno le stesse catene a donare un aiuto in cibo ai più bisognosi. Proprio a causa delle difficoltà legate alla pandemia, inoltre, l’organizzazione è riuscita a coinvolgere solo i negozi più grandi, ringraziando comunque quelle realtà più piccole che - negli ultimi 25 anni - hanno sempre contribuito all’iniziativa. Lo stesso Gava ringrazia poi Protezione civile, Ana, bersaglieri, gruppi forestali, comunità parrocchiali, la Misericordia e Caritas per il supporto dato nella raccolta delle borse donate dai clienti.
Foto Nicole Primozic
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