Bagarre in commissione a Gorizia, la coordinatrice esce e seduta finita

Bagarre in commissione a Gorizia, la coordinatrice esce e seduta finita

la polemica

Bagarre in commissione a Gorizia, la coordinatrice esce e seduta finita

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 19 Ott 2023
Copertina per Bagarre in commissione a Gorizia, la coordinatrice esce e seduta finita

La seduta consiliare si è conclusa anzitempo ieri sera, polemica dell'opposizione. Bernot: «Non sapevo di essere stata eletta, avevo impegni già presi».

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Nuova, accesa polemica scoppiata nella "polveriera" del consiglio comunale di Gorizia. Questa volta, al centro della discussione è la fine anticipata della seduta della commissione bilancio, riunitasi ieri pomeriggio, con l'uscita della coordinatrice Grazia Bernot (nella foto) per motivi personali non rinviabili. Ad attaccare l'esponente del centrodestra è l'opposizione unita, che in una nota congiunta definisce "incommentabile quanto accaduto" durante la seduta che avrebbe dovuto analizzare la variazione di bilancio che sarà votata lunedì in consiglio comunale.

Oltre al documento economico, al vaglio c'era anche il progetto di Isontina Ambiente per la concessione di Villa Ritter, anche questo in discussione lunedì. "La neo-eletta coordinatrice (con 28 voti su 38 votanti), la consigliera Grazia Bernot, a metà della discussione sulla variazione di bilancio e incurante dei microfoni rossi che segnalavano le prenotazioni dei diversi consiglieri, ha interrotto la seduta per un non precisato impegno inderogabile. Ponendo di fatto fine alla commissione (ancora priva di vice), di cui non rammentiamo per pudore il costo, lasciando l'Aula".

A prendere posizione sono Sofia Beltramini, Barbara Businelli, Walter Bandelj, Laura Fasiolo, Alessandro Feri, Franco Perazza, Andrea Picco, Giulia Roldo, Eleonora Sartori, Riccardo Stasi, Emanuele Traini, Rosy Tucci e Franco Zotti. La seduta, convocata alle 18, si è così chiusa anzitempo attorno alle 19.20 con relativa bagarre. Dal canto suo, Bernot replica alla minoranza confermando di essersi dovuta assentare per impegni già presi: "Innanzitutto non sapevo della mia nomina a coordinatore, o mi sono persa qualche messaggio oppure qualcuno si è dimenticato di dirmelo".

In ogni caso, l'esponente di Fratelli d'Italia rileva che "si è persa una buona mezz’ora prima dell'inizio, perché l'opposizione è uscita per far saltare la seduta. Poi è arrivato l'assessore Giulio Daidone insieme al consigliere Emanuele Traini, che ha cercato di calmare gli animi. Confidavo di finire per tempo il tutto, è stata eletto il coordinatore ma non vice per cui, in mia assenza, pensavo che ci sarebbe stato il consigliere più anziano a prendere la presidenza come avviene in consiglio comunale. Quando sono dovuta andare via, ho comunicato questa cosa all'Aula".

Alla fine, però, così non è stato e il nome del vice rimane ancora da individuare. Nel frattempo, la commissione non è stata ancora ricalendarizzata, anche perché lunedì il consiglio comunale si riunirà per discutere sulle stesse tematiche, insieme all'approvazione della variante 48 al piano regolatore per realizzare la Ciclovia dell’Isonzo Fvg5 e la nomina di un nuovo componente della giunta camerale integrata per la gestione della Zona Franca e del Fondo Gorizia. "Con un po’ di buon senso si sarebbe risolta la cosa - conclude Bernot -, non si nasce ovviamente presidenti e sbagliando si impara".

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