Il baccalà di Turriaco a Gusti 2024, tante idee per la cucina locale

Il baccalà di Turriaco a Gusti 2024, tante idee per la cucina locale

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Il baccalà di Turriaco a Gusti 2024, tante idee per la cucina locale

Di Redazione • Pubblicato il 20 Set 2023
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Oggi l'incontro tra la delegazione di Turriaco e il sindaco Ziberna, si studia un nuovo stand a Gusti nel 2024 dedicato ai piatti della provincia.

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Il baccalà di Turriaco si "candida" come protagonista dell'enogastronomia in via di GO!2025. Una delegazione di Turriaco è stata ricevuta oggi in municipio a Gorizia, dove il vicesindaco Nicola Pieri e il presidente della Pro loco Paolo Buttignon sono stati accompagnati dal consigliere regionale Enrico Bullian. Il gruppo ha parlato con il sindaco Rodolfo Ziberna sulle potenzialità del piattp, in seguito alla riuscitissima edizione della Festa in piazza conclusasi una decina di giorni fa. La manifestazione è ormai sempre più caratterizzata dal Galà del Baccalà e che quest’anno ha registrato il tutto esaurito.

L'appuntamento ha ricevuto in particolari importanti attestati di gradimento dai numerosi partecipanti. Oggetto dell’incontro è stato ovviamente il piatto tipico bisiaco, che si è più volte distinto come una tra le ricette più apprezzate all’evento “Stoccafisso senza frontiere” a Fermo nelle Marche, e la possibilità di un suo inserimento nelle proposte turistiche, legate alla gastronomia del territorio. Le idee e le proposte portate sul tavolo sono state molte, apprezzate e accolte con favore dal primo cittadino, a partire dall’inserimento del piatto nella prossima edizione di Gusti di frontiera, all’interno di un possibile, nuovo borgo delle eccellenze del territorio goriziano.

Il 2024 potrebbe essere l’anno di lancio di questa collaborazione, e si è ipotizzato di realizzare in un suggestivo sito goriziano un’anteprima della Festa in piazza, in anticipo rispetto al weekend turriachese, riservata ad "addetti al lavoro" come giornalisti, influencer e operatori del settore enogastronomico. Sarà poi il 2025 con una serie di proposte da costruire, in collaborazione con le due Capitali europee della cultura, a dover sancire il successo della proposta, da raggiungere facendo di Turriaco la "capitale del baccalà". Il tutto attraverso menù relizzati appositamente, con contaminazioni della cucina slovena.

Ci saranno poi accompagnamenti con la polenta tradizionale della Carnia, coinvolgendo anche la comunità amica di Paularo. Indispensabile sarà mettere in rete osterie e ristoranti bisiache ma non solo, e realizzare una campagna di promozione e comunicazione che attiri sul territorio nuovi turisti. Un progetto da inserire anche nel turismo ciclabile, vista la presenze delle piste dedicati ai grandi cantautori a Turriaco. Una proposta completa, di marketing territoriale, che potrebbe prendere spunto da quanto già avviene a livello europeo, hanno incalzato i componenti della delegazione.

Basti pensare al museo dedicato di Lisbona, operativo dal 2020, o al Veneto dove si sta discutendo di far divenire il baccalà Itinerario culturale del Consiglio d'Europa: la “Via Querinissima”, contemporaneamente un omaggio alla Serenissima e a Pietro Querini, dal cui naufragio nelle isole Lofoten nel 1431 ha di fatto inizio la storia del baccalà in Europa. Esistono anche in Italia varie confraternite e accademie specifiche che lo promuovono e il baccalà alla Vicentina ha già ricevuto importanti riconoscimenti a livello europeo. Da qui, l'obiettivo di valorizzare il “Bacalà alla Bisiaca” (cucinato “in bianco”) in vista della Capitale europea della cultura 2025.

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