Aziende del Collio pronte per la vendemmia, via a inizio settembre

Aziende del Collio pronte per la vendemmia, via a inizio settembre

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Aziende del Collio pronte per la vendemmia, via a inizio settembre

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 31 Ago 2023
Copertina per Aziende del Collio pronte per la vendemmia, via a inizio settembre

Le aziende si preparano alla vendemmia con l'incognita meteo dei prossimi giorni, Ribolla tra le ultime raccolte. Le previsioni dei produttori.

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Pinot grigio, Sauvignon e Pinot nero saranno tra le prime varietà a essere vendemmiate, fra il 5 ed il 7 settembre. La Cantina produttori di Cormons ha fissato la tabella di marcia per la raccolta, così come le altre realtà del Collio, dopo un'estate contrassegnata dal maltempo per diversi giorni. Non è mancata nemmeno la grandine, sia reale che minacciata dopo fine luglio, tanto che alcune aziende hanno deciso di anticipare già a fine agosto la raccolta di alcuni filari per evitare rischi. In ogni caso "i danni che ci sono stati erano relativamente bassi" commenta il presidente del Consorzio vini Collio, David Buzzinelli.

"Si pensava di arrivare a metà settembre con la raccolta dell'uva - prosegue il rappresentante dei viticoltori - ma si partirà per inizio settembre". Chi temporeggerà ancora qualche giorno saranno sicuramente i produttori di Ribolla, che rimane una delle varietà più tardive nella vendemmia, tanto da essere in previsione verso fine settembre. "L’annata si prospettava molto buona - commenta Martin Figelj, presidente dei produttori di Oslavia - poi le vicissitudini del meteo hanno cambiato un poì la situazione in alcune zone. È a macchia di leopardo, è ancora una vendemmia difficile da decifrare e dipenderà molto dal tempo".

Nel frattempo, in via Vino della Pace a Cormons i soci conferitori si sono incontrati per fare il punto. Introdotto dal direttore generale Alessandro Dal Zovo, è intervenuto inizialmente il consulente agronomico Alessandro Zanutta, che ha illustrato l’andamento climatico dell’anno in corso, iniziato con temperature piuttosto calde nel Goriziano e con precipitazioni leggermente più alte rispetto alla media del periodo. Febbraio e marzo sono stati mesi freschi con pochissime piogge. Successivamente, con la primavera, anche aprile si è in parte scostato dal resto della regione, con temperature in ulteriore aumento e precipitazioni leggermente al di sopra della media storica.

Il germogliamento dei vigneti, infatti, si è verificato con un paio di giorni di anticipo. Dalla seconda decade del mese di maggio, si sono registrati tanti temporali e numerose giornate di pioggia, con temperature nella media. L’estate è iniziata con il tipico andamento meteo “friulano” del secolo scorso, con molti temporali e precipitazioni anche se non particolarmente abbondanti. Numerose invece le giornate di pioggia - da 12 a 15 a seconda delle località - che hanno quasi completamente ristabilito le riserve idriche dei terreni.

Abbondanti precipitazioni temporalesche, culminate con la grandinata il 24 luglio con la grandine, hanno caratterizzato uno dei mesi più caldi di sempre. I chicchi di ghiaccio hanno colpito alcune aree delle Doc Isontine con diversa intensità, fortunatamente con danni mediamente attorno al 15-20%. Infine, agosto, che a partire dalla seconda metà ha avuto giornate soleggiate e alte temperature. "Numerosi focolai di peronospora sono stati favoriti dalle precipitazioni di aprile e soprattutto dall’avvio delle infezioni a maggio – ha spiegato Zanutta –, con molte giornate di pioggia che hanno reso difficile lo svolgimento e l’ottimizzazione dei trattamenti".

Particolare attenzione è stata data, dal servizio tecnico della Cantina Produttori, al contenimento e alla prevenzione alla Flavescenza Dorata, malattia che può provocare la morte della pianta. I tecnici hanno fornito le indicazioni per i trattamenti obbligatori, ma è stata fatta soprattutto molta formazione e divulgazione fra i soci per il riconoscimento dei sintomi della malattia affinché tutti potessero procedere al taglio estivo dei germogli. Una procedura che, se applicata tempestivamente, permette di ridurre la diffusione della malattia, com’è effettivamente avvenuto. Dal Zovo ha quindi dettato le linee guida per i conferimenti dei soci.

Ha posto particolare attenzione alle selezioni delle uve migliori per la Malvasia Doc Friuli “Harmo”, che ha appena ricevuto la corona dalla guida Vinibuoni d’Italia (Tci), per il Collio da uve autoctone, che Falstaff ha giudicato con ben 92 punti, per il Pinot bianco Doc Collio, premiato con le 4 viti dell'Ais, e il Friulano Doc Collio. "Quest’anno ci sarà un impegno maggiore in quanto in alcuni Comuni (Romans d’Isonzo, Gradisca d’Isonzo, Farra d’Isonzo) vi sono state delle grandinate più o meno intense e le uve andranno sicuramente separate da quelle delle zone non colpite. Il gran caldo delle ultime settimane ha fatto sì che eventuali fessure causate dalla grandine siano state cicatrizzate naturalmente".

"Aspettiamo le piogge di questi giorni e successivamente faremo un’ultima campionatura per decidere il giorno esatto di inizio vendemmia, che presumibilmente sarà fra il 5 ed il 7 settembre con Pinot grigio, Sauvignon e Pinot nero. Difficile fare una previsione sulla qualità delle uve che ad oggi si presenta molto buona". Il presidente Filippo Bregant ha analizzato l’andamento economico della cooperativa fino al bilancio chiuso al 30 giugno, mettendo in risalto la crescita qualitativa dei vini che hanno permesso di consolidare il fatturato dello scorso anno con un aumento molto importante del segmento del canale Horeca.

L’inflazione galoppante, il calo dei consumi e la speculazione sulle materie prime (in primis bottiglie ed energia elettrica), stanno mettendo a dura prova il settore, il quale vive un momento di grossa difficoltà con giacenze importanti presenti nelle cantine. "Ciò non tocca la Cantina che, grazie ad una accorta politica sull’aumento dei listini e di conseguenza mantenendo un rapporto qualità prezzo invidiabile, si sta consolidando in tutti i segmenti di mercato – ha sottolineato il presidente -. Il periodo storico è fra i peggiori dal dopoguerra, ma grazie agli investimenti fatti in questi ultimi anni (dall’impianto di imbottigliamento al fotovoltaico e all’acquisto dell’immobile) la Cantina lo affronta con solidità economica e strutturale".

Foto aurelio candido/Flickr

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