L’avventura di Niki Cannizzaro: dalla strada al palcoscenico del mondo

L’avventura di Niki Cannizzaro: dalla strada al palcoscenico del mondo

IL CASO

L’avventura di Niki Cannizzaro: dalla strada al palcoscenico del mondo

Di Rossana D'Ambrosio • Pubblicato il 12 Ago 2025
Copertina per L’avventura di Niki Cannizzaro: dalla strada al palcoscenico del mondo

L’artista di Ronchi dei Legionari oggi tredicenne ha suonato per Nek e De Martino. Insieme a Ricky e Sean ha fondato la band Silence Destroyers.

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Sulla sabbia che si specchia nella laguna di Grado, come nell’ultimo video pubblicato a luglio su Instagram, dove pizzica ”Manhattan” di Eric Johnson con la sua chitarra elettrica in spalla. È iniziata così l’avventura di Nicolò Cannizzaro - in arte “Niki” - che fin dall’età di sei anni si è avvicinato alla chitarra in una famiglia che la musica la mastica anche per mestiere. Dal papà che suona per hobby alla mamma che insegna musica, nel suo DNA non potevano che esserci scritte le note dello spartito. Un sogno che lo ha condotto letteralmente “dalla strada al palco”, perché ad accoglierlo in televisione è stato due anni fa lo stesso Neck con l’omonimo talent show, dove si è esibito insieme al padre raccontando la storia di “Father&Son”.

«Nicolò strimpellava la chitarra – racconta Stefano Cannizzaro – mentre io lo faccio per hobby e la mia compagna per lavoro. Ha iniziato d’estate, quando era solito suonare nel campeggio a Grado. Si formavano assembramenti di curiosi, poi c’è stato il Covid e l’amministrazione del campeggio un giorno vietò di suonare. Lui tornò a casa in lacrime, così iniziammo a esibirci come artisti di strada, e con la buona risposta di pubblico approdammo al programma di Neck arrivando in finale». Un successo che gli ha aperto le porte sul mondo dello spettacolo, proiettandolo al fianco di Stefano De Martino nella puntata di “Da Natale a Santo Stefano” andata in onda il 26 dicembre del 2023. Il sogno va realizzandosi poco a poco, perché Niki si esibisce con il papà ma nel frattempo suona anche in un complesso composto da ragazzi della sua stessa età. Un chitarrista, un batterista e un bassista appena tredicenni che la scorsa settimana hanno infiammato piazza Verdi a Trieste, trascinando sull’onda del rock più di mille persone. Niki, Ricky e Sean sono i Silence Destroyers, che in tre raggiungono appena i trentotto anni e nonostante tutto sono stati accolti dal pubblico in visibilio.

L’idea di fondare un gruppo è nata dal padre di Riccardo, Marco La Valle: «È stata una coincidenza curiosa – ammette quest’ultimo – perché tre anni fa vidi sui social un ragazzetto piccolo che usava la chitarra meglio di tanti adulti. Era Niki, figlio del mio amico Stefano, con cui ero in gruppo qualche anno fa. Vidi che suonavano in strada come busker, e Nicolò dimostrava doti incredibili. Chiamai Stefano per proporgli un progetto. Tu metti il chitarrista, gli dissi, io il batterista, che era mio figlio. Combinazione ha voluto che nella sua stessa classe ci fosse il bassista Sean». Detto fatto, il gruppo si forma e l’entusiasmo cresce. Dopo una prova in sala registrazione scocca la scintilla ed ecco accendersi la magia della band. «Per qualche mese – spiega - diedi una mano alla sezione ritmica, dopo che Nicolò decidesse i pezzi da usare. Lui già aveva un bel repertorio che cantava e suonava. Dopo che preparammo la scaletta portai i ragazzi a Opicina in sala prove. Nonostante avessero solo dieci anni, iniziarono alla grande e venne fuori la magia. Fu un’emozione incredibile, perché si lasciarono prendere dall’entusiasmo e furono subito in sintonia».

Dopo qualche mese di prove ecco il primo concerto a Ronchi dei Legionari, dove Niki risiede con la famiglia. «Hanno suonato in una sagra. Ci son tanti talenti in giro – rimarca - ma trovarne tre insieme così piccoli uniti in una band è insolito». Di qui il debutto nei diversi festival e la partecipazione ai programmi televisivi, con un’intervista anche dall’emittente televisiva di Capodistria. A fine luglio il gruppo ha preso parte alla 27ma edizione di Brudstock, il festival che a Vigonovo di Fontanafredda consente di rivivere gli anni Sessanta e Settanta. Ma il successo strepitoso si è registrato la scorsa settimana a due passi da piazza Unità, grazie al palco realizzato dal Comune e dall’associazione Rock Out per promuovere il rock camp che accenderà il Carso di Duino Aurisina in settembre. «È stata un’apoteosi – commenta – perché i ragazzi si son trovati di fronte a un pubblico numeroso in una piazza importante. Io e il papà di Nicolò ci siamo guardati stupefatti, eravamo più tesi noi».

Dopo che in campeggio vietarono gli assembramenti per il Covid, Niki iniziò il suo percorso nelle strade di Grado ispirandosi a “Father&Son” di Cat Stevens. «Divenne sempre più bravo – ricorda il papà, in questi giorni giunto sulle coste calabresi insieme alla famiglia – prima con tre brani, poi cinque, dieci, venti, trenta, cinquanta. E da lì è nata questa passione, perché io e lui ancora oggi siamo artisti di strada, con il duo “Father&Son”. La gente ne restava affascinata». Dal successo su Raiplay all’ingaggio da parte dell’etichetta discografica Hi Qu Music, la stessa dello storico gruppo Le Orme. «L’etichetta lo ha proposto come ospite in diversi concerti delle Orme – aggiunge – con cui ha suonato diverse volte. Oggi siamo appena arrivati in Calabria, perché domani sera abbiamo un concerto insieme, mentre Nicolò suona dopodomani con Le Orme come special guest». Una passione coltivata anche con il gruppo della Lizard di Palmanova dove Niki studia musica moderna, alla quale si aggiunge la capacità di scrivere testi e cantarli.

«Lo scorso anno – sottolinea - ha pubblicato un suo brano con la Hi Qu Music, disponibile su tutte le piattaforme musicali, intitolata “La guerra non è un gioco”». È qui in un campo di grano, con le spighe che ondeggiano al vento, che Niki canta al megafono mentre risuonano le sirene che precedono i bombardamenti. «Già da bambino scriveva brani – precisa – siamo noi che curiamo i social per promuoverlo. Quando andiamo in giro in vacanza abbiamo con noi sempre gli strumenti e le chitarre. Abbiamo anche partecipato al più grande festival degli artisti di strada che è il Ferrara Buskers Festival: due volte come artisti accreditati e una volta come invitati al festival. Abbiamo suonato dalla Sicilia a Berlino, ma Grado e Trieste sono i nostri punti di riferimento». Ad attenderli a fine mese il festival di Cervignano e Staranzano, mentre a settembre il talento dei Silence Destroyers incanterà il rock camp di Prepotto. Subito dopo per Niki inizierà la grande avventura del liceo musicale, che lo avvicinerà alla chitarra classica e di certo gli spalancherà altre porte. 

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