Aveva aggredito un minorenne a Cormons, disposti gli arresti domiciliari

Aveva aggredito un minorenne a Cormons, disposti gli arresti domiciliari

La decisione

Aveva aggredito un minorenne a Cormons, disposti gli arresti domiciliari

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 20 Gen 2025
Copertina per Aveva aggredito un minorenne a Cormons, disposti gli arresti domiciliari

Assistito dagli avvocati Nikolas Semolič e Samo Sanzin, l'uomo, non esistendo il pericolo di reiterazione del reato, potrà rimanere a casa propria prima dell'udienza preliminare.

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Sono stati disposti stamattina dal Tribunale per il riesame in materia di misure cautelari personali di Trieste gli arresto domiciliari per D.C., 37enne, che era stato arrestato nella serata del 23 dicembre 2024 a Cormons per l’aggressione subita da un quindicenne nel bar Capit. L’uomo, difeso dagli avvocati Nikolas Semolič e Samo Sanzin, era stato arrestato immediatamente dopo l’aggressione e condotto nella casa circondariale di Gorizia dopo aver passato una notte in ospedale a seguito di un’aggressione subita lui stesso.

Era del 26 dicembre l’ordinanza del Gip di Gorizia, Concetta Bonasia, con la quale veniva convalidato l’arresto e confermata la misura cautelare della custodia in carcere. Gli avvocati Semolič e Sanzin avevano depositato al Tribunale del Riesame di Trieste una richiesta di riesame impugnando l’ordinanza che disponeva la misura cautelare della custodia in carcere chiedendo la derubricazione del reato da tentato omicidio a lesioni e sottolineando l’insussistenza dell’esigenza cautelare inerente il pericolo di reiterazione del reato, concludendo l’istanza chiedendo che la misura della custodia cautelare in carcere venisse sostituita con una meno afflittiva, nella specie gli arresti domiciliari.

Il Tribunale del Riesame, presieduto da Enzo Truncellito e con Giudice estensore Alessio Tassan, ha accolto l’istanza in mattinata, riqualificando provvisoriamente il fatto da tentato omicidio aggravato, secondo gli articoli 56, 61 comma 1 n. 1, 575, 577 comma 1 n. 4 del Codice penale, in lesioni aggravate secondo gli articoli 582, 583 e 585 del Codice penale e per l’effetto ha disposto l’immediata scarcerazione dell’indagato e l’accompagnamento presso il di lui domicilio. L'uomo sarà controllato dalle forze dell'ordine tramite dispositivi elettronici.

Si tratta, come confermano i legali dell’uomo, di una fase inerente all’applicazione delle misure cautelari cui seguirà quella dell’udienza preliminare e, nel caso non si scelgano riti alternativi, eventualità non da escludere, seguirà il dibattimento.

L’aggressione era avvenuta, come detto, il nella sera tra il 23 e il 24 dicembre 2024 in viale Friuli nel cuore della cittadina friulana: l’aggressore, di nazionalità italiana, aveva scagliato addosso al quindicenne un bicchiere che, dopo essersi rotto, lo aveva ferito gravemente al collo. Il ragazzo, che era stato trasportato all’ospedale di Udine dopo aver perso molto sangue, era stato salvato dal pronto intervento del personale della Croce Verde Goriziana e poi di Asugi.  

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