Avanzo di quasi cinque milioni e calo dei mutui, ecco il bilancio consuntivo 2024 di Monfalcone

Avanzo di quasi cinque milioni e calo dei mutui, ecco il bilancio consuntivo 2024 di Monfalcone

I DATI

Avanzo di quasi cinque milioni e calo dei mutui, ecco il bilancio consuntivo 2024 di Monfalcone

Di Federico De Giovannini • Pubblicato il 29 Mag 2025
Copertina per Avanzo di quasi cinque milioni e calo dei mutui, ecco il bilancio consuntivo 2024 di Monfalcone

Destinati 15 milioni e 862 mila euro agli impegni di spesa per opere pubbliche. Segnalate diminuzioni del debito pro capite e un aumento nell’incasso di residui attivi.

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Un bilancio consuntivo per il 2024 «che si chiude con soddisfazione»: così hanno esordito in conferenza stampa stamane Anna Maria Cisint e Paolo Venni, rispettivamente consigliere comunale con delega ed assessore al bilancio e ai tributi di Monfalcone, illustrando i principali dati emersi nel tirare le somme per l’anno trascorso in termini di economia comunale. Ad affiancarli i membri dello staff dell’ufficio tecnico e il dirigente Marco Mantini.

Diversi sono stati i punti che Cisint, da ex assessore, ha voluto illustrare personalmente. A partire dalla cifra d’avanzo, che a fine 2024 è risultata essere di 4 milioni e 933 mila euro: l’ex assessore al bilancio ha voluto confrontarla con quella del 2016 di 14 milioni, commentando che «questi due numeri raccontano una storia di azioni messe in campo per riuscire a chiedere di meno al cittadino e al contempo fornire servizi e impegni di spesa». Di questa cifra, i fondi accantonati (cifra di cautela messa da parte e non impegnabile) sono di 3 milioni e 159 mila euro, mentre 1 milione e 483 mila euro sono vincolati e destinati a opere pubbliche e servizi sociali.

Corrisponde a 8 milioni e 536 mila euro, invece l’incasso di residui attivi dell’anno scorso, segno – ha dichiarato sempre Cisint – che «siamo riusciti non solo a incassare ciò che ci spettava, ma anche ad ampliare lo zoccolo duro della base dei contribuenti». Segnalate anche le diminuzioni del debito pro capite, «con 361 euro a persona pagati per i mutui a fine 2024 a fronte dei 924 euro di residuo debito pro capite del 2016», per un totale di quasi 11 milioni di euro di debito per mutui che il Comune deve ancora restituire a fronte dei quasi 26 milioni dell’annata 2016, presa come costante riferimento dall’ex sindaco.

Dato da sottolineare secondo l’assessore Venni, invece, è il tempo medio di pagamento delle fatture del Comune di Monfalcone nei confronti dei propri fornitori, ovvero ventisei giorni. Un dato che mostra l’impegno a favore delle attività imprenditoriali del territorio attestando Monfalcone come più veloce rispetto alla media nazionale, ufficialmente di 30 giorni.

Per quanto riguarda invece il capitolo lavori pubblici, il totale degli impegni di spesa per la realizzazione di opere pubbliche è stato di 15 milioni e 862mila euro. A livello di servizi a domanda individuale, invece, spicca la copertura comunale dei costi per la casa albergo di via Crociera: una percentuale del 79,85 a fronte dei 4 milioni e 292 mila euro di spesa. La parte corrente di spesa sociale, invece, si attesta a 20 milioni e 724 mila euro, con 679 euro spesi pro capite.

Contenimento tariffario dei servizi e basso ricorso ai mutui, hanno spiegato infine Cisint e Venni, sono il risultato del reperimento delle risorse impiegate per cospicue opere pubbliche come il rifacimento della scuola “Nazario Sauro” o il cosiddetto “Punto più a nord del Mediterraneo” da altri canali di finanziamento, quali i fondi Pnrr e i contributi della Regione: ciò ha infatti consentito di «ridurre drasticamente gli oneri per i mutui liberando risorse per migliorare i servizi pubblici». Il bilancio consuntivo del 2024 oggi esposto verrà portato in aula del Consiglio per il voto il prossimo 5 giugno. 

Nel pomeriggio odierno, contattato dalla nostra redazione, l'assessore Venni ha aggiunto che «questo bilancio 2024 rientra nel trend favorevole e positivo che questa amministrazione ha portato avanti dal primo momento in cui, nove anni fa, è entrata in Comune». Fra i punti più importanti, a suo avviso, la diminuzione fiscale e il recupero delle risorse tramite l’incasso dei residui attivi. «Le risorse provenienti dai soldi dei cittadini devono essere spese a loro favore ed è ciò che nel 2024 è stato fatto – così ancora Venni – questo, sommato alla bontà di base della gestione e al lavoro svolto dagli uffici tecnici, è una buona base da cui partire per proiettarsi verso ciò che verrà in futuro».

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