IL COMITATO
Autorità di Sistema, dal bilancio 6,5 milioni di investimenti per Portorosega

I lavori che saranno realizzati assieme al Coseveg puntano a garantire più sicurezza. Previsti nuovi servizi nautici, il rifacimento asfalti e la torre faro.
Sono in arrivo importanti novità per il porto di Monfalcone, che si prepara ad accogliere una serie di interventi strutturali e ambientali per migliorare la sicurezza dei lavoratori, la fruibilità e la sostenibilità ambientale dell’area portuale. Nella giornata di ieri, a Trieste, l’assessore all’Economia del Mare del Comune di Monfalcone, Anna Maria Cisint ha partecipato alla riunione del Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale, durante il quale è stato approvato il bilancio di previsione per il 2025 e si è tracciata la mappa degli interventi che interessano il Porto di Monfalcone.
Tra i primi interventi che vedranno la luce in breve tempo, ci sono i lavori per i servizi tecnico nautici, che saranno ultimati entro la fine di dicembre, con un investimento di circa 600mila euro. Un progetto che garantirà una maggiore sicurezza all’interno del porto e consentirà ai piloti, ormeggiatori e rimorchiatori di fruire della nuova con banchina recentemente acquisita dall’Autorità di Sistema Portuale dopo la dismissione della centrale A2A, liberando così il Punto più a nord del Mediterraneo dai disagi provocati dovuti ai grandi motori impattanti.
«Si continua ad investire sul Porto di Monfalcone e sulle sue infrastrutture perchè da anni, congiuntamente con il commissario Vittorio Torbianelli e insieme al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Regione e Autorità di Sistema, abbiamo intrapreso, un cammino per consolidare sempre più il ruolo di Monfalcone come hub strategico e funzionale per il trasporto marittimo - rileva l’assessore Cisint - questi interventi mirano anche a rendere il nostro scalo più sicuro per i lavoratori e per quanti ne fruiranno, rappresentando anche un’opportunità per valorizzare ulteriormente il Punto più a nord del Mediterraneo».
I lavori previsti, del valore complessivo di oltre 6 milioni 500 mila euro, mirano a trasformare il porto in un’infrastruttura più moderna, sicura e tecnologicamente all’avanguardia attraverso una serie di opere in fase di realizzazione da parte dell’Autorità di Sistema e del Coseveg. Restando all’interno del Porto, un’importante riqualificazione riguarderà anche l’asfaltatura della banchina e dei piazzali retrostanti attraverso interventi di competenza dell’Autorità di Sistema Portuale e di Coseveg, per un investimento totale di circa 2,5 milioni di euro, garantendo una maggiore efficienza e qualità dell’area portuale e di lavoro per gli operatori preposti, riducendo la dispersione di polvere soprattutto durante le giornate ventose.
Un primo lotto per il rifacimento degli asfalti è già stato appaltato per le aree operative dell’Autorità di Sistema, al quale verrà affiancato un intervento analogo finanziato dalla Regione e attuato dal Coseveg e a breve verrà anche acquisito un progetto per il rifacimento della parte pubblica della banchina per un'estensione di circa un chilometro: un intervento strategico per ottimizzare la capacità operativa del porto, migliorando le condizioni infrastrutturali e l’accessibilità per i mezzi e le imbarcazioni. Entro gli inizi di gennaio, partiranno inoltre i lavori riqualificazione ambientale per il ciclo delle acque e della fibra, che verranno eseguiti dal Coseveg con finanziamenti regionali per 4 milioni di euro.
È in fase di avvio anche la gara per la concessione dell’appalto per l’efficientamento energetico del porto, del valore di 160mila euro, che prevede opere di relamping che comprendono la sostituzione delle lampade con corpi a led a basso consumo energetico e la realizzazione di una nuova torre faro per garantire maggiore sicurezza per i lavoratori portuali. «La riqualificazione del nostro porto, sia a livello infrastrutturale che strategico - conclude Cisint - ha l’obiettivo di contribuire ad implementarne i traffici, sottolineandone il ruolo sempre più centrale nel sistema Italia, con ricadute positive anche sull’occupazione e sull’economia del territorio».
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