Autonomia al reparto maternità di Monfalcone, bocciata la proposta Pd

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Lo scontro

Autonomia al reparto maternità di Monfalcone, bocciata la proposta Pd

Di Salvatore Ferrara • Pubblicato il 02 Ago 2022
Copertina per Autonomia al reparto maternità di Monfalcone, bocciata la proposta Pd

Respinto l'emendamento sull'ospedale San Polo, la replica del vicepresidente Riccardi.

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Nella seduta del consiglio regionale di venerdì scorso, è stato bocciato l’emendamento che intendeva ridare autonomia al reparto materno-infantile dell’ospedale San Polo di Monfalcone. Con i voti contrari della maggioranza del centrodestra. è stato quindi respinta la proposta del consigliere regionale Diego Moretti del Pd, secondo il quale la collaborazione tra l’Istituto Burlo Garofalo di Trieste e il locale nosocomio non darebbe vantaggi né dal punto di vista organizzativo, né da quello funzionale..

Il dem evidenzia che “venerdì scorso il centrodestra – tra i quali i consiglieri isontini Calligaris, Bernardis e NicolI - ha respinto con 27 voti l’emendamento con il quale proponevo l’abrogazione dei commi 3 e 4 dell’articolo 29 della legge regionale numero 22 del 2019. Si tratta di quella norma che attribuisce al Burlo di Trieste la competenza funzionale anche del reparto materno-infantile di Monfalcone”. Per Moretti, qualità e assistenza sono calati. Non si tratterebbe dunque di una battaglia ideologica o di campagna elettorale.

L’esponente di minoranza ha richiamato quindi alla coerenza anche gli amministratori del territorio che in realtà - secondo lui - non difendono l’autonomia. “Si tratta di un provvedimento – ancora dal centrosinistra - che come Pd abbiamo sempre contrastato e definito inutile, stante il fatto che l’ ostetricia e la ginecologia del San Polo hanno da sempre collaborato con il Burlo per le prese in carico dei casi più urgenti e gravi. La bocciatura dell’emendamento chiarisce però, al di là delle parole di circostanza di consiglieri regionali e del sindaco di Monfalcone, una cosa".

Ossia che "tutte le chiacchiere del centrodestra sull’autonomia della sanità isontina stanno a zero. Questa è l’ennesima prova che nei fatti, al centrodestra, della sanità isontina non interessa nulla”. Pronta è stata la risposta dell’assessore regionale alla salute, Riccardo Riccardi, il quale ha rassicurato in aula il consigliere Moretti, specificando: “Gli istituti di ricerca devono uscire per dare sostegno alle aziende sanitarie. Non è in discussione il futuro del reparto materno infantile”. Infine il numero due della giunta ha dichiarato che non vi sono depauperamenti del personale sanitario, come invece aveva ravvisato dal Pd.

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