Aurisina, la condanna ai trapper in cimitero: «Pene esemplari»

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Aurisina, la condanna ai trapper in cimitero: «Pene esemplari»

Di Redazione • Pubblicato il 07 Lug 2022
Copertina per Aurisina, la condanna ai trapper in cimitero: «Pene esemplari»

Condanna da numerose istituzioni, boom di visualizzazioni al video in 24 ore.

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L’effetto risonanza non è mancato, dopo le polemiche esplose sul videoclip dei trapper Depra e Senx di Trieste. Il duo, che ha pubblicato qualche settimana fa le immagini della loro canzone “Troie e droghe” su YouTube, ha visto aumentare di dieci volte in meno di 24 ore le visualizzazioni, passando da nemmeno 400 fino a ieri raccolte a quasi 5mila. Numerosi anche i commenti negativi, così come sui social non sono mancate le prese di posizione contro la scelta del cimitero militare austroungarico di Aurisina.

"Quanto accaduto - è intervenuto l’assessore regionale alla Sicurezza, Pierpaolo Roberti - dimostra in maniera chiara che, purtroppo, taluni dalla storia non riescono a trarre alcun insegnamento. I fatti al cimitero austroungarico di Aurisina hanno la stessa gravità che ebbero quelli al Sacrario di Redipuglia. Uno scempio che purtroppo si è ripetuto a distanza di pochi anni, che calpesta la memoria dei caduti in combattimento. Auspico che le autorità competenti infliggano ai protagonisti di questa bravata una pena esemplare”.

"Anche a finalità deterrenti - ha concluso -, a tutela della memoria che questi luoghi custodiscono”. Il sacerdote del borgo, don Carlo Bolčina, non ha nascosto l’amarezza e la condanna al gesto: “Non è forse un po’ anche colpa mia? Nessuno nega e non può negare che il mondo deve essere costantemente in una fase di progresso. E qua forse sbaglio, forse sbagliamo.. progresso si, ma i valori non possono essere progressivi, essi sono assoluti. Invece io, noi, abbiamo scambiato le chiese per sale, la preghiera per chiacchierata”.

“La confessione per sfogo - prosegue - il luogo sacro per luogo di aggregazione… Sti giovani hanno fatto una grande cavolata, un grande scempio… Ma oltre condannarli, giustamente e doverosamente, io vorrei richiamare alla mia coscienza il mio rispetto per ogni vita, ogni luogo, ogni tempo… essi sono assoluti è assolutamente sacri”. Dal canto suo, uno dei due trapper, Senx, ha pubblicato delle storie sul proprio profilo Instagram chiedendo scusa per quanto fatto: "Non volevo mancare di rispetto a nessuno". Ha quindi accusato i messaggi d'odio e insulti in queste ore sui social, in particolare minacce di morte verso i suoi familiari.

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