il bilancio
Aumentano i reati sul web, la mappa del crimine in provincia di Gorizia

Grado è la terza città per reati, numeri ancora sotto il livello pre-Covid. I dati.
Crescono i delitti in provincia di Gorizia. È questa la prima fotografia che emerge dal bilancio 2021 della Polizia di Stato, presentato questa mattina dal questore Paolo Gropuzzo, in occasione del 170esimo anniversario della fondazione del corpo. Numeri che ovviamente risentono di un confronto impari tra l’anno scorso e quello in cui la pandemia ha costretto a casa per oltre due mesi gran parte della pandemia, per cui si registra un +1,3% tra 2021 e 2020, per un totale di 3.850 casi. Dato comunque sotto la soglia del 2019, con 3.937 episodi. A crescere sono soprattutto i reati contro il patrimonio.
In questo caso, l’aumento è del +10,8%, con 2.013 casi. Prosegue l’incremento dei reati informatici, che sfiorano i mille casi, così come i furti “tradizionali”. Stesso trend per i reati contro la persona (413 ossia +3,8%), di cui 225 segnalazioni solo per lesioni dolose e pericolose (+8,2%). Il quadro mostra comunque un andamento positivo rispetto al passato, rimanendo ancora distanti dai dati pre-Covid. Rispetto al 2020, salgono i furti d’auto con +15%. Scendono invece i reati contro l’incolumità pubblica, tenendo stabili gli episodi di piromani. Intensa anche l’attività di controllo, soprattutto per le norme sanitarie.
Sul fronte del rispetto delle disposizioni anti-virus, oltre 295mila persone sono state controllate, di cui 718 sanzionate amministrativamente per violazioni e 9 denunciate per essersi sottratte a isolamento o quarantena. Ammontano invece a 23mila i controlli sulle attività commerciali, 7 chiusure provvisorie e 40 titolari sanzionati. Nella mappa della distribuzione dei reati nel loro complesso, Gorizia ha la fetta più grossa - 27,9% con 1.075 casi - seguita da Monfalcone (24,8% e 955 episodi). È proprio nel Basso Isontino, comunque, che sono stati evidenziati più episodi criminosi, poco più di 2mila a fronte di 1.884 nell’Alto.
Grado occupa il terzo gradino, con il 9% (366), seguita da Ronchi (343, 8,9%) e Gradisca (194, 5%). Per quanto riguarda le chiamate alla sala operativa, tra Gorizia e Monfalcone ne sono state contate 4.350, a fronte di 2.970 interventi con esito positivo. Oltre 320mila le persone identificate dalle attività delle Volanti, mentre sono poco più di 93mila i veicoli controllati. Attività che ha richiesto l’impegno di oltre 15mila agenti sul territorio, di cui 10.900 di rinforzo. Le ordinanze firmate dal questore sono state 420. Complessivamente, i reati denunciati sono stati 1234, a fronte di 1280 persone arrestate e denunciate.
Impegno anche per l’Ufficio Immigrazione, con 4.093 pratiche di permessi di soggiorno. In calo il trend di formalizzazioni istanze di protezione internazionale, che dal 2016 ad oggi è sceso di oltre 1.500 unità (nel 2021 sono 263). Sul fronte della Stradale, ben 12.368 punti sono stati decurtati dalle patenti, a fronte di 127 licenze ritirate. L’eccesso di velocità è ancora la principale contravvenzione (1.513). La Polfront, invece, ha controllato circa 45mila veicoli tra confini di terra e di mare, portando al sequestro di 7 mezzi e due armi. Ammontano solo a uno, invece, gli arresti della Polfer. Infine, la Postale ha lavorato su una cinquantina di casi.
Ben 40 sono state le frodi informatiche, per un totale di 35.400 euro sottratti. Le truffe dell’e-commerce, 13 in tutto, ammontano invece a 104mila euro. Oltre ai dati dell’attività, oggi sono state consegnate anche delle benemerenze ad agenti distinti sul campo. In particolare, le Lodi sono andate al vicequestore Claudio Culot e all’assistente capo coordinatore Paola Giaiotti di Gorizia, nonché a agli assistenti capo coordinatori Giuliano Wisniewski, Alessandro Bruno e Romolo Migotti di Monfalcone. I primi sono stati impegnati nell’arresto di una spacciatrice di cocaina, mentre gli altri nel fermo di due cittadini croati, resisi responsabili di furto.
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