Aumenta il disagio giovanile, 70 ragazzi seguiti al centro di Gorizia

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Aumenta il disagio giovanile, 70 ragazzi seguiti al centro di Gorizia

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 05 Mag 2022
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Gli spazi della neuropsichiatria infantile in via IX agosto, aiuto terapeutico e di gruppo.

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Un posto dove ritrovarsi, senza paura di giudizi e per stare in tranquillità. Il Centro diurno giovani della neuropsichiatria infantile di Gorizia ha aperto oggi le sue porte, raccontando quello che da inizio 2021 sta portando avanti. In via IX agosto, al primo piano del civico 6B, ogni giorno a struttura di Asugi accoglie decine di ragazzi tra i 14 e 21 anni che soffrono di disturbi, da quelli dell’apprendimento a quelli sociali, dandogli la possibilità di trascorrere le giornate in un angolo sereno e con diverse attività, sia alla mattina che al pomeriggio attraverso laboratori, giochi e spazi comuni.

Il direttore facente funzioni della struttura, Boris Cernic, ha sottolineato la necessità di uno spazio simile. “Nel 2021 - ha spiegato - abbiamo avuto un drammatico aumento della domanda, con il 60% in più di nuove accoglienze. In un anno, più di 70 ragazzi hanno usufruito delle attività”. Il tutto si inserisce nel progetto The Border e le iniziative sono partite all’inizio dell’anno scorso. Come ricordato dal responsabile della struttura, Valerio Velante, a novembre si è poi passati anche agli orari mattutini, aprendo così dalle 8 alle 14 e proseguendo poi fino alle 18, in alcuni giorni alle 19 a seconda delle iniziative.

“Siamo riusciti a far partire in piena pandemia un servizio che si colloca sul territorio - ha aggiunto Cernic - che offre contesti differenziati, risposte non solo individuali ma anche di gruppo”. Uno strumento rivolto non solo a Gorizia, ma all’intera Area Isontina, attendendo anche gli sviluppi a Monfalcone. Al San Polo, infatti, è in corso l’iter per realizzare la nuova area di neuropsichiatria infantile con il supporto dell’associazione Dinamici, con la presidente Manuela Fumis che ha partecipato oggi all’incontro in sede. Dal canto suo, il direttore di Asugi, Antonio Poggiana, ha plaudito l’impegno degli operatori.

In tutto, sono cinque le persone impegnate qui da lunedì a venerdì. È inoltre possibile pranzare o fare uno spuntino, grazie alla cucina presente installata da Ikea. Inoltre, l’aula computer permette di svolgere lezioni in dad. Diversi giovani hanno infatti problemi relazioni e nell’affrontare la vita scolastica, come testimoniato loro stessi con grande emozione durante la conferenza. C’è chi ha vissuto male il passaggio da una scuola all’altra, altri soffrivano di ansia prima di incontrare nuovi amici. “Non si può parlare dell’esperienza di un singolo ma di quella di ognuno in relazione agli altri” ha rimarcato uno di loro.

Il presidente di Anffas, Mario Brancati, ha quindi auspicato un incontro con Regione e Azienda sanitaria per fare il punto sulle difficoltà legate alla disabilità. Il centro offre inoltre gruppi terapeutici, nonché laboratori di fotografia e altre idee sono al vaglio per coinvolgere gli ospiti. Offerti anche gruppi di sostegno per i familiari, interventi sulla rete sociale, formale e informale, consulenza specialistica, interventi psicoeducativi e di supporto alle autonomie e alle attività della vita quotidiana, abilitazione e riabilitazione estensiva o intensiva (individuale e di gruppo) e progettazione coordinata e condivisa con i servizi.

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