la situazione
Aumenta il costo carburante in Slovenia, il premier Janša: «Niente panico»

Balzo dei costi ai distributori, il capo di governo rassicura: «Scorte sufficienti».
Il rincaro del prezzo del carburante preoccupa la Slovenia. Ieri pomeriggio e sera, lunghe code di auto hanno affollato i distributori lungo la fascia confinaria italo-slovena, con veicoli di entrambi in Paesi che hanno atteso parecchio tempo prima di riuscire a fare il pieno. Una corsa alle pompe aggravata dalle voci diffusesi sui media nazionali di una carenza del diesel, su cui ieri sera il primo ministro Janez Janša ha rassicurato che “la Slovenia ha scorte sufficienti di prodotti petroliferi”.
“Non ci sarà carenza di carburante” ha rassicurato il capo del governo su Twitter. Ha quindi aggiunto che lo Stato centrale “adotterà ulteriori misure di mitigazione in caso di un aumento radicale dei prezzi al dettaglio. Non c'è motivo di farsi prendere dal panico in alcun modo”. Ad oggi, l’impennata dei prezzi ha coinvolto sia benzina (1,560 euro di media), diesel (1,657 euro) e Gpl (0,957 euro). Un trend di crescita iniziato a maturare già da metà febbraio, con picchi contenuti rispetto a quello di questa settimana.
Sempre ieri sera, Janez Janša - insieme al ministro dello Sviluppo economico e della tecnologia Zdravko Počivalšek e al ministro delle Infrastrutture Jernej Vrtovec - ha incontrato i vertici di Petrol, Mol e Omv per fare il punto su scorte e forniture di prodotti petroliferi nelle prossime settimane. Focus anche su come evitare il taglio dei rifornimenti, anche in caso di interruzione da parte della Federazione russa.
Nella foto: coda ieri sera al distributore e il prezzo di oggi
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