La particolarità
Gli 'Attori coraggiosi' in scena nelle case di riposo con gli sketch di Enzo Comelli

Il gruppo teatrale dell’Ute porta allegria agli anziani ospiti della 'Culot' e di 'Vlla Verde' grazie a uno spettacolo coinvolgente ispirato ai testi del compianto autore goriziano.
L’estate è già rovente e le ferie si toccano ormai con mano, ma non tutti possono allontanarsi dall’afa delle città. Fra questi, gli stessi anziani residenti nelle case di riposo, spesso distanti dai propri familiari o costretti in carrozzina nel perimetro limitato della struttura. È per stare accanto ai meno fortunati che nel pomeriggio di ieri il gruppo “Attori coraggiosi” ha dato spettacolo nella cornice di “Villa Verde” a Gorizia. Scene esilaranti estrapolate dalla pièce conclusiva del corso organizzato dall’Università della Terza Età, con cui gli attori guidati da Rita de Colle hanno regalato allegria e spensieratezza agli ospiti della casa di riposo.
«Il nostro gruppo ha lavorato bene già durante l’anno – spiega la neopresidente dell’Ute Lucia Samero – e vista la riuscita dello spettacolo al Kulturni abbiamo pensato di riproporlo». Impegno e passione questa volta al servizio degli altri per offrire emozioni e dispensare sorrisi a chi ne ha più bisogno. «Gli stessi attori si sono fatti prendere dall’entusiasmo – rimarca - divertendosi insieme al pubblico. Erano lieti di mettersi a disposizione delle persone anziane». Basta far scoccare la scintilla, ed ecco che per magia inizia a muoversi il complesso meccanismo del teatro, anche per chi non ha mai calcato le scene.
«Tutto è partito – racconta la regista de Colle – da Flavia Lippi, che si occupa dei laboratori. Quest’anno ha avuto l’idea del teatro, e mi ha chiesto se fossi disponibile». Dopo aver approfondito elementi di dizione ed espressività corporea, il teatro amatoriale proposto dall’Ute ha seguito il solco degli sketch scritti dal goriziano Enzo Comelli, la scorsa estate portato via da un infarto sulle spiagge di Bibione. «Comelli – prosegue - scriveva moltissimo su Gorizia. Anche testi per canzoni, solitamente accompagnate dalla fisarmonica di Guerrino». Serate che ravvivavano i vicoli del capoluogo isontino, durante le quali Guerrino Mazzon accompagnava le scenette scritte da Enzo sulle note nostalgiche dell’organetto. A Comelli è stata dedicata l’ormai celebre “panchina dell’ascolto” di via Rastello, dove ciascuno sedeva per ricevere consigli o scambiare qualche chiacchiera. «Pensi che a volte capitava ci fosse la fila per sedersi accanto a lui a parlare», ricorda. Proprio dal suo compagno di cabaret Mazzon sono state suonate ieri le musiche di fronte a una platea particolare, entusiasta come quella dell’“Angelo Culot” una decina di giorni prima.
«Il 18 giugno si sono esibiti alla “Culot” – precisa Samero – mentre venerdì 27 giugno eravamo a “Villa Verde” di fronte a trenta o quaranta persone. C’era anche Guerrino con la sua fisarmonica». Quattro le gag messe in piedi con costumi e trucchi, come in uno spettacolo di professionisti in cui a trionfare è stata l’allegria e la leggerezza. «L’università della terza età è adatta a tutti – prosegue – ed è utile nell’ambito sociale perché i gruppi collaborano alla vita cittadina portando conforto».
Una squadra fortemente unita, quella degli “Attori coraggiosi”, costituita da un uomo e otto donne che recitano anche in parti maschili. A Roberto si affiancanono Micaela, Kyra, Marina, Eleonora, Lidia, Viviana, Lory e Nuccia. «Si è formato un gruppo molto coeso – ammette la direttrice dei laboratori Lippi – che per il prossimo anno intende proseguire il suo percorso. Poi molto probabilmente nascerà un altro nucleo per i principianti. Ho lavorato tutta la vita al Cisi, per me è importante che le persone facciano gruppo e si integrino». Una passione condivisibile da chiunque e a tutte le età, che ha comportato impegno per i neo-attori ma ha anche portato i suoi frutti. «I residenti delle case di riposo erano davvero entusiasti – osserva – perché è un teatro che piace e non è fatto s’un palco, ma nella stessa sala in cui sono soliti ritrovarsi. È un teatro vicino a loro, che riesce a coinvolgerli».
La scelta dei testi è stata dettata dai tempi di attenzione - generalmente più brevi nel caso di un pubblico meno giovane - riscuotendo comunque lo stesso successo ottenuto al Kulturni dom. «È stata un’esperienza meravigliosa – aggiunge – per il gruppo stesso che si è avvicinato a una realtà del territorio». «Amo l’arte nelle sue molteplici forme – interviene l’attrice Eleonora Polverini, degli “Attori coraggiosi” – così mi sono detta: “Perché no?”. Sotto la guida di Rita abbiamo iniziato con la dizione e la lettura di poesie, fino ad arrivare alla recitazione vera e propria. Lei distribuiva le parti e ciascuno interpretava il ruolo assegnato. Lo spettacolo è nato così, ma ci ha preso molto. E il pubblico ha davvero gradito, pur trattandosi di attori alle prime armi. Poi ci è stato proposto di recitare le scenette alla “Culot” e a “Villa Verde”, e tutti abbiamo partecipato molto volentieri. È stato davvero emozionante vedere tanti anziani pronti ad ascoltarci. Dobbiamo ringraziare la nostra insegnante, che ci ha supportato e spronato credendo in noi fino in fondo», conclude con gratitudine.
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