L'associazione Interetnica lancia l'allarme sulle scuole a Monfalcone e chiede nuove soluzioni

L'associazione Interetnica lancia l'allarme sulle scuole a Monfalcone e chiede nuove soluzioni

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L'associazione Interetnica lancia l'allarme sulle scuole a Monfalcone e chiede nuove soluzioni

Di Redazione • Pubblicato il 03 Mar 2021
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Il sodalizio denuncia le carenze nel sistema scolastico, in particolare verso i bambini stranieri, e chiede risposte all'amministrazione.

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"Il sistema dell'istruzione pubblica a Monfalcone si va mostrando di anno in anno sempre più in sofferenza: le gravi criticità che lo denotano stanno compromettendo e il diritto allo studio dei ragazzi e l'organizzazione del lavoro dei docenti e del personale tutto della comunità scolastica". Lo scrive l'Associazione Monfalcone interetnica (Ami) in una nota, sottolineando che la città "vive una condizione molto particolare in quanto la presenza di immigrati impiegati nel cantiere navale di Fincantieri ha fatto lievitare la presenza di bambini e ragazzi in età scolare".

Tutto ciò ha portato a un "progressivo incremento di presenze e di richieste di iscrizione che ha messo in difficoltà crescente tutto il comparto scolastico della città. I gruppi-classe - prosegue -, sia della scuola dell’obbligo che delle scuole secondarie - in particolare l’Istituto professionale - sono ormai saturi e registrano una cronica assenza di percorsi articolati stante l'insufficienza di tempi, spazi e personale a disposizione a garantire una soglia minima di percorsi formativi coerenti con le necessità del contesto". Vengono quindi definite inadeguate "le azioni di alfabetizzazione per i bambini che arrivano dall’estero già in età scolare così come la disponibilità dei docenti per le attività di sostegno e di L2".

"Già da alcuni anni assistiamo ad un continuo peregrinare per poter veder accolta un'istanza di iscrizione in età di obbligo scolastico". Le previsioni del sodalizio non sono rosee. "La situazione si prospetta, in assenza di iniziative non più differibili, nella drammaticità di prevedere l'esclusione di molti minori dal Sistema scuola, generando pertanto gravi ipoteche sulla qualità della convivenza nel prossimo futuro. Nonostante la dedizione con cui i corpi docenti affrontano, spesso nella solitudine quotidiana, tutti i problemi derivanti da questa situazione di sovraffollamento - aggravata dalla pandemia Covid - e nonostante gli sforzi dei dirigenti, non si riescono ad intravvedere soluzioni o proposte di soluzione".

"I passati tentativi di disperdere i bambini nelle scuole del territorio si sono mostrati inadeguati e non opportuni, considerata anche la assenza di qualsiasi condizione di integrazione dei minori nel territorio di frequenza. Non sono gli allievi, anche della scuola dell'infanzia, a doversi spostare alla ricerca di una scuola, ma la scuola che deve avvicinarsi ai luoghi dei bambini. L'amministrazione comunale non pare interessata a fornire nuovi spazi, condizione prima per accogliere le classi necessarie, e la situazione rischia di aggravarsi nel futuro prossimo come il trend dello sviluppo demografica della città".

Per Ami, quindi, "non bastano certamente la nuova Collodi ed il fantomatico asilo 'Fincantieri' a risolvere il problema. Chiediamo con forza, certi di rappresentare anche il pensiero dei docenti, che, con l’urgenza che la situazione richiede, si intervenga sia a livello strutturale che a livello di dotazioni di organico per evitare che un’intera generazione si veda privata del diritto all'istruzione. A partire dalla messa a disposizione di spazi idonei e sufficienti a garantire il massimo livello possibile di accoglienza e qualità. E ci rivolgiamo anche all’Ufficio scolastico regionale per l’implementazione di nuove classi e l’assegnazione di adeguato organico e di risorse".

"È necessario - conclude la nota - un quadro di accoglienza, integrazione e dialogo che consenta di pensare ad un futuro di democratica convivenza tra le nuove generazioni. Non lasceremo cadere nel vuoto queste richieste, e siamo pronti a mobilitazioni in difesa del diritto alla studio".

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