'Asperitas' apre il laboratorio in via del Monte Santo: ecco la ceramica etica di Sandra e Cristian

'Asperitas' apre il laboratorio in via del Monte Santo: ecco la ceramica etica di Sandra e Cristian

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'Asperitas' apre il laboratorio in via del Monte Santo: ecco la ceramica etica di Sandra e Cristian

Di Ivan Bianchi • Pubblicato il 31 Dic 2025
Copertina per 'Asperitas' apre il laboratorio in via del Monte Santo: ecco la ceramica etica di Sandra e Cristian

La realtà, che ha aperto i battenti nel 2021, ora taglia il nastro dei nuovi locali che aumentano la sostenibilità dei forni grazie ai pannelli fotovoltaici.

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Sono particolarità delle nuvole, soprattutto di stratocumuli o altocumuli, che presentano forme ondulate al di sotto di esse: si chiamano Undulatus Asperatus o Asperitas, riprendendo il vocabolo latino omonimo che significa ‘ruvidezza’: da questo nome Sandra Olivieri ha preso spunto per aprire, nel 2021, il proprio laboratorio di ceramica a Gorizia. “Asperitas”, dunque, che, nell’apprestarsi a compiere i primi cinque anni di vita, prende finalmente casa.

Il laboratorio, insomma, si sposta dalla vecchia sede in via Trieste 103 al nuovo laboratorio in via del Monte Santo 131/44a. Una novità che aprirà i battenti il 17 e il 18 gennaio e che continuerà a proporre le proprie creazioni uniche nel proprio genere. «Un business di tipo artistico che cresce non è cosa né semplice né comune – racconta Sandra – ed è del tutto sostenibile», tanto che nel nuovo laboratorio sono stati installati pannelli fotovoltaici per abbattere non solo le emissioni per la produzione di energia che le spese dei forni.

Per quattro anni Sandra ha portato avanti il progetto interamente da sola e ora è con il compagno, Cristian, con il quale condivide non solo la passione artistica ma anche la linea di principio e di idee per quanto riguarda la sostenibilità e il riciclo. Nel raccontare la propria arte, Sandra mostra una tazzina che i giapponesi definiscono “Neriage”, creata miscelando due argille diverse create da materiale di recupero di altri oggetti. Così i pezzi in ceramica vengono accompagnati da creazioni in legno, anch’esse di risulta, spesso da potature.

«La filosofia è che nulla vada sprecato», raccontano. Sandra ha un passato all’estero, con gli studi liceali al linguistico Slataper di Gorizia e una laurea in Turismo culturale conseguita a Udine in tasca. Poi ha deciso di viaggiare e lavorare all’estero, dalla Spagna fino al Master in relazioni internazionali in Francia e poi in Portogallo. A Porto ritorna l’antico amore per la ceramica, conosciuta a 17 anni a Pechino durante uno scambio culturale, finché il Covid, in qualche modo, la riporta in Italia, nella sua città natale. Ed è qui che parte l’avventura di Asperitas, cui si aggiunge, proprio nel 2024, anche Cristian Ceccone, suo compagno nella vita e nel lavoro. Dopo alcuni anni tra i fornelli – ha una formazione alberghiera – Cristian decide di seguire il richiamo di un altro mestiere che sia a contatto con il legno: dalle potature, dai rami inutilizzati, nascono così porta tazze e strumenti che si abbinano alle creazioni di Sandra. Ecco che così inizia una collaborazione artistica e di vita.

Il lavoro si divide sia dal lato artistico ma anche formativo, con laboratori a Udine, Trieste e a Gorizia. Come quello realizzato in collaborazione con Radio Magica, a Trieste, o produzioni per ristoranti e privati, come le bomboniere per qualche evento importante. «In tutto questo c’è una ricerca di materiali e di controllo nella filiera per garantire al cliente che il prodotto è totalmente sicuro, oltre che bello ed etico». Perché, come racconta il motto del laboratorio stesso, «la bellezza è etica». 

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