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Nido nell'ex Albergo Operai a Monfalcone, firmato l'accordo di Fincantieri

Firmato l'accordo tra azienda, sindacati e ministero. Cantiere al via a fine anno, i requisiti.
L'ex Albergo Operai di Monfalcone ospiterà l'asilo nido per i dipendenti del cantiere. Questa mattina, l’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, ha firmato l'accordo per realizzare le strutture aziendali nelle città in cui opera il colosso. L’inizio dei lavori è programmato tra fine 2022 e inizio 2023, mentre l’attuazione del progetto continuerà successivamente con la graduale attivazione del servizio negli altri siti dell’azienda. Sarà la seconda opera in questo senso, dopo quella in programma a Trieste e prossimo all'apertura.
Questo aprirà i battenti nei primi mesi dell'anno, presso la sede della Divisione Navi Mercantili della società e prenderà il nome di “Fincantesimo”. L'atto è stato siglato insieme ai segretari generali di Fim, Fiom e Uilm, rispettivamente Roberto Benaglia, Francesca Re David e Rocco Palombella, nonché del ministro per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti. Nonostante la pandemia, Fincantieri ha effettuato nell’ultimo triennio più di 1.400 assunzioni, soprattutto di giovani che hanno ulteriormente abbassato l’età media della popolazione aziendale.
Nel corso del 2021, l’azienda ha effettuato un sondaggio interno per verificare l’interesse in merito agli asili nido, ricevendo un riscontro fortemente positivo che ha portato a sviluppare il progetto. Il costo del servizio sarà a carico del gruppo, fatta salva una retta mensile, differenziata secondo fasce Isee, a carico delle famiglie. Per le famiglie che dovessero restare escluse dalla graduatoria di ammissione, Fincantieri valuterà sostegni alternativi. In caso di domande inferiori alle disponibilità, invece, gli asili nido verranno aperti alle comunità locali.
Così facendo, si includeranno anche i figli dei dipendenti delle ditte dell’indotto. Plauso da Bonetti, che ha sottolineato come "iniziative come questa, che aprono strade condivise per rimettere al centro la persona nella sua dimensione integrale, sono azioni importanti che fanno concreta e credibile la fiducia e il gusto del futuro. Li costruiscono, per far crescere tutto il Paese". Dal canto suo, Bono, ha rimarcato che l'obiettivo di Fincantieri è "favorire l’equilibrio tra il lavoro e la vita privata, soprattutto permettendo alle donne di essere madri in ogni momento".
"Infatti - prosegue - la riflessione da cui siamo partiti per la definizione del progetto è che la donna assolve almeno a tre compiti fondamentali: madre, lavoratrice e organizzatrice della vita familiare. Grazie a questo accordo sosterremo tutti i suoi ruoli, dando alla lavoratrice pari opportunità dei colleghi maschi e alla madre la possibilità di essere vicina ai propri figli anche mentre è al lavoro. Un contributo magari modesto, ma ci auguriamo significativo, poiché l’Italia ha assoluto bisogno di bambini e la nostra iniziativa vuole concorrere a risolvere in maniera tangibile e innovativa il problema della scarsa natalità”.
Benaglia (Fim), ha evidenziato che l'accordo "coglie i nuovi bisogni delle persone che lavorano e risponde in maniera indiretta anche alla necessità di politiche e servizi per la natalità di cui l’Italia ha un gran bisogno". Re David (Fiom) ha quindi sottolineato che "un’adeguata presenza di asili nido risponde ad un diritto fondamentale dei bambini ed è un sostegno molto importante per i genitori che lavorano, in particolare per le donne fortemente penalizzate nel mercato del lavoro".
Palombella (Uilm), infine, definisce l'accordo "un’ottima iniziativa frutto della condivisione e del lavoro che abbiamo portato avanti in questi mesi con l’azienda che rappresenta anche un esempio per tutte le imprese italiane e uno strumento essenziale per il futuro del mondo del lavoro”.
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