L'artista di Romans d'Isonzo Valentinuz cerca casa, l'appello per ospitare i mosaici famosi in Europa

L'artista di Romans Valentinuz cerca casa, l'appello per ospitare i mosaici famosi in Europa

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L'artista di Romans Valentinuz cerca casa, l'appello per ospitare i mosaici famosi in Europa

Di Timothy Dissegna • Pubblicato il 28 Mar 2021
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Nei prossimi mesi, il 75enne dovrà liberare lo spazio dove si trova oggi. L'appello per trovare una nuova casa.

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Ha compiuto 75 anni pochi giorni fa, ma di smettere con la sua passione Enzo Valentinuz non ha alcuna voglia. Nella speranza, però, di poter trovare uno spazio che possa accogliere la sua arte, dato che quello in cui si trova attualmente lo dovrà presto abbandonare. Il proprietario del capannone vicino alla zona industriale di Romans d’Isonzo, infatti, dovrà svolgere dei lavori al suo interno, tra cui la bonifica della copertura, impedendo di fatto all’artista di continuare ad usare gli spazi concessigli 11 anni fa per custodire le proprie opere e crearne di nuove. Ecco perché, da qualche giorno, è partito un appello per trovargli una nuova “casa”.

Diplomatosi all’Istituto d’arte di Gorizia alla fine degli anni Sessanta, Valentinuz ha collezionato diversi riconoscimenti durante la sua carriera. Dopo aver studiato all’Accademia di Venezia, però, il friulano decise di intraprendere un’altra strada: “Avevo messo su famiglia - racconta - e all’epoca facevo il supplente. Per necessità, ho fatto il rappresentante e poi l’artigiano”. La passione per l’arte è riemersa con forza agli uni degli anni Duemila: “Cercavo qualcosa che desse un significato al mio percorso e ho riagganciato i rapporti con il territorio”. Dopo quasi 30 anni, quindi, ecco il ritorno sulle scene, puntando però su un settore nuovo: il mosaico.

Nato come pittore, Valentinuz ha infatti deciso di guardare a nuove forme espressive, complice anche il suo amore per il Carso. Proprio dalle sue passeggiate nell’area, infatti, sono nate molte sue opere, che uniscono i colori e le pietre a temi sociali, come l’inclusione e lo spirito di gruppo. Un importante aiuto per ripartire gli venne dato dall’amministrazione comunale, che gli concesse un’ex lavanderia in paese nel 2004. Poi il trasferimento dove si trova tutt’ora, dove custodisce le opere che hanno fatto il giro d’Europa. Da qualche anno, infatti, è stato inserito in un gruppo di lavoro internazionale dedicato al mosaico moderno, attirando diverso interesse.

“I miei lavori sono unici al mondo - sottolinea -, l’unico che fa qualcosa di simile è un’artista australiano, che viaggia nel deserto per trovare il proprio materiale”. Per potersi trasferire, Valentinuz avrebbe necessità di un’area grande almeno 100 metri quadrati, che possa mantenere le sue collezioni e il suo laboratorio. Proprio in questi giorni, è all’opera per realizzare un nuovo pezzo, che unisce il ricordo della Grande guerra con le storie attuali dei migranti che attraversano quotidianamente il Carso. Per aiutarlo, si sono mossi anche dalla vicina Gradisca d’Isonzo, ma l’artista precisa che cerca una location dove possa rimanere a titolo gratuito, così com’è ora.

Della cosa, il 75enne ne ha parlato anche con l’amministrazione locale, lamentando però di non aver ricevuto risposte. “Il Comune ha degli spazi come l’ex cinema - spiega il sindaco Davide Furlan - o l’ex asilo nido di Versa, che attualmente però sono inagibili e strutturalmente non idonei. Abbiamo comunque dei progetti in piedi, ad esempio sul primo c’è l’idea di trasformarlo nella sede di distretto della Protezione civile. Abbiamo anche fatto investimenti importanti sulla cultura in Casa Candussi-Pasiani. In questo caso è l’istanza di un privato per un’attività privata. Ne abbiamo già parlato insieme, ma non si può chiedere al pubblico di risolvere una cosa che non è pubblica”.

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